© Juventus FC via Getty Images
TORINO - In quanti... In quanti, eh? In quanti l'hanno pensato almeno una volta, già la scorsa stagione, dopo il grave infortunio subito in allenamento prima del Napoli: "Giorgio Chiellini deve andare in pensione, altro che rinnovo". Giacca, cravatta. Via gli scarpini, dentro le lauree (appese al muro dell'ufficio) e subito full immersion nella nuova carriera dirigenziale. Ebbene, ormai è chiaro che probabilmente qualcuno era stato un po' troppo precipitoso nei giudizi. Le prestazioni che il capitano bianconero sta sfornando hanno infatti un che di clamoroso e strabiliante proprio se confrontato con la carta d'identità, di Chiellini Giorgio classe 1984, con quello che il difensore ha dovuto subire in termini di fatiche per tornare in forma dopo l'intervento ai crociati e altri acciacchi, con quello che ha dovuto sopportare - appunto - in termini di illazioni e titubanze esterne. E invece no. Come prima e più di prima, ieri contro la Roma "il Chiello" è stato tra i migliori in campo. Meglio: è stato ancora, tra i migliori in campo. Come ai tempi d’oro. Trattasi, infatti, di quarta partita di campionato consecutiva da titolare. In un periodo, peraltro, in cui la difesa bianconera ha ritrovato compattezza e solidità che sembravano far parte di tempi andati (e gestioni passate).
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"Clean sheet e 3 punti conquistati! Avanti così!", ha buon gioco a cinguettare via social il capitano ponendo appunto l'accento su dei numeri che rilanciano le ambizioni della squadra. Il clean sheet, per la precisione, è il terzo di fila. E nelle ultime 6 partite la Juventus ha subito un solo gol. Numeri che, oggettivamente, contribuiscono a far capire quanto Chiellini sia ancora fondamentale per gli equilibri interni, pur a dispetto della presenza di altri fenomeni in rampa di lancio quali De Ligt e Demiral, che sarebbero titolari inamovibili in qualunque altro club. È chiaro, però, che con questo Chiellini e questo Leonardo Bonucci... [...]
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