Non c’è più il Psg, ora la Juve deve dimostrare quanto vale

Gli uomini di Allegri sono reduci dal confronto con i marziani parigini, ma in Italia gli extraterrestri sono bianconeri
Non c’è più il Psg, ora la Juve deve dimostrare quanto vale© www.imagephotoagency.it

TORINO - Partiamo da una puntualizzazione. Doverosa. Lo chiariamo qualora mai qualcheduno - spaesato - si stesse ponendo degli interrogativi, dei dubbi. Non risultano variazioni o postille all’insegna de “l’unica cosa che conta è perdere dignitosamente”. No, decisamente no. In casa Juventus regge ancora, quale stella polare, il buon vecchio principio per il quale “vincere, è l’unica cosa che conta” (come il presidentissimo Boniperti insegnava e ribadiva e sosteneva).

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Consapevolezza Juve

Dunque, basta così. La sconfitta per 2-1 rimediata martedì dai bianconeri al Parco dei Principi - pur a dispetto della buona reazione nella ripresa - una sconfitta resta. Ergo, tutto può suscitare fuorché soddisfazione e sollievo. In società sono stati assai chiari. Al limite, ma questo lo capiremo oggi, potrà rivelarsi una sconfitta inutile oppure, viceversa, una sconfitta propedeutica ad una sorta di rinascita, uno scatto d’orgoglio foriero di buone prestazioni e punti. Qualora mai restasse, per davvero, una sana consapevolezza delle proprie possibilità, si potrebbe iniziare a dare ben altro senso alla stagione. E ad impostare un’altra velocità di crociere: più spedita e costante. Anche perché d’ora in poi - quantomeno sino al 2 novembre - il Psg marziano e stratosferico dei vari Mbappé, Neymar, Messi e compagnia funamboleggiante non capiterà più sulla strada della Juventus. Quello squadrone da 1 miliardo di euro di cartellini e oltre mezzo miliardo di ingaggi annui contro cui la Juventus ritiene d’essersela giocata più o meno alla pari per una sessantina di minuti, non farà più capolino. Semmai, al contrario, sarà la Juventus ad assumere lo status di corazzata al cospetto degli avversari che si ritroveranno ad averci a che fare. Nello specifico, sarà ad esempio questa sera la Salernitana a guardare all’organico bianconero quale ad una élite di fenomeni dell’altro mondo. E saranno i vari Vlahovic, Paredes eppoi mano a mano Di Maria, Pogba, Chiesa... ad esser guardati quali marziani. I numeri, le cifre, i bilanci non mentono. E’ infatti vero che i calciatori del Paris Saint Germain messi insieme guadagnano quasi quattro volte tanto, rispetto a capitan Bonucci e compagni (585 milioni lordi contro 160) e che il solo Mbappé (50 milioni netti a stagione più bonus e premi) percepisce più di quanto ottenga metà rosa bianconera messa insieme. E dunque, sotto sotto, ci sta che possa far piacere rimarcare che te la giochi quasi alla pari con un tale sproposito di bravura e qualità. Ma attenzione: rispetto a quello della Salernitana, è l’organico bianconero a guadagnare addirittura 5 volte tanto. E il tecnico Massimiliano Allegri, da solo, con i suoi 9 milioni di euro netti a stagione, percepisce quasi quanto tutti i titolari del collega Davide Nicola.

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Juve, gli obiettivi

E va bene che la palla è rotonda. E va bene che nel calcio mai dire mai. E va bene che i soldi non fanno la felicità come neanche garantiscono le vittorie. Però, insomma, chi è in casa Juventus dovrà pure iniziare a dimostrare quanto vale, no? Innanzitutto in campionato, dove il calendario offre due sfide come minimo agevoli per una squadra che sogna in grande: dopo la Salernitana in casa c’è la trasferta con il Monza neopromosso, ultimo in classifica a zero punti. Eppoi a ruota anche in Champions League, laddove - come aveva pragmaticamente sottolineato Massimiliano Allegri (pur suscitando polemiche e arricciamenti di nasi) i giochi si decideranno contro il Benfica, pescato dall’urna della terza fascia, inserito nel girone completato dal Maccabi Haifa. Pure i lusitani, sia pure formazione da non sottovalutare, non possono certo competere con i bianconeri in quanto a organico, blasone, qualità, potenza di fuoco dal punto di vista economico. Nonché, di conseguenza, in quanto ad obiettivi e ambizioni. La vittoria dello scudetto è un obiettivo dichiarato per la Juventus, così come - minimo sindacale - l’accesso alla fase a eliminazione diretta della Champions League. Gli investimenti - ingenti - sono stati fatti per questo.

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