TORINO- Dichiarazioni fuori di... Senna. Rive droite, per la precisione. Anche se non esattamente di Parigi-centro stiamo parlando, bensì dell’undicesimo arrondissement, al confine con Boulogne-Billancourt, laddove c’è il tempio del Paris Saint Germain. Ebbene, il tecnico del Psg, Christophe Galtier, ha appena fatto qualche pulcetta alla campagna acquisti appena conclusa dai suoi dirigenti. Ok Vitinha, Nuno Mendes, Fabian Ruiz, Carlos Soler, Renato Sanches, Nordi Mukiele e il rinnovo a cifre faraoniche di Kylian Mbappé. Però... «Durante la preseason ho parlato a lungo con il presidente e con Luis Campos del nostro attacco, analizzandone caratteristiche e struttura. Eravamo tutti convinti di aver bisogno di un quarto giocatore offensivo con un profilo diverso. Questo quarto giocatore non è venuto, è un peccato, ma è così. Sarebbe stato molto utile un centravanti d’area. Kylian ha un riferimento nella squadra francese ed è Giroud. Qui al Psg abbiamo uno stile di gioco diverso, evidentemente efficace, ma senza alternative». La chiosa: «Sono rimasto deluso anche del mancato arrivo di un centrale, perché in un periodo così intenso ci avrebbe fatto comodo».
L'identikit porta a Vlahovic
Il feeling tra Vlahovic e la Juve
Ergo, resistere alle eventuali avances del Paris Saint Germain. Posto, comunque, che al momento i parigini sono in ballo anche su altre faccende, oltre al mercato. La situazione più spinosa, infatti, riguarda il presidente Nasser Al-Khelaifi. Quest'ultimo, secondo un ampio reportage pubblicato giovedì da Libération, sarebbe stato colpevole di estorsione e ripetuti ricatti verso l'impresario franco - algerino Tayeb B., legato al partito repubblicano e apparentemente in possesso di documenti che proverebbero schiaccianti implicazioni del presidente del Psg in manovre di corruzione per l'assegnazione del mondiale di Qatar. Dopo che Ceferin lo ha messo a capo della Eca, Al-Khelaifi non può permettersi altri scossoni. Il suo pranzo di circostanza settimane fa con il suo predecessore Andrea Agnelli non ha disteso il clima tra i due, nonostante la cessione di Paredes. Bisognerà vedere come si presenterà il qatariota al pranzo del 1° novembre a Torino.