I magistrati torinesi sono intenzionati a trasmettere gli atti ai colleghi di altre procure
E in effetti, a scorrere il faldone di 544 pagine in forza del quale i pm torinesi hanno chiesto per i vertici bianconeri misure cautelari poi respinte dal Gip, sono diverse le società che – a buonsenso – paiono coinvolte in operazioni simili, se non analoghe, a quelle contestate negli ultimi mesi alla Juventus. In tema di plusvalenze, su cui la giustizia sportiva si è già espressa a più riprese con una lunga sequenza di sentenze di proscioglimento, ma non soltanto. Per questo motivo i magistrati torinesi sono intenzionati a trasmettere gli atti ai colleghi di altre procure, a partire da quelle di Bergamo e di Genova, per effettuare tutte le valutazioni del caso. In quella che potrebbe diventare, a quel punto, una vera e propria reazione a catena, in grado di coinvolgere potenzialmente tutta Italia. A meno che, a livello centrale, non sia direttamente la Procura Federale a muoversi, opzione però poco probabile se ad attivarla non sarà in prima battuta la Covisoc.