Juve, i piani di Max per la ripresa del campionato

Dal 27 Allegri recupera Chiesa, Cuadrado, Bonucci e De Sciglio, che torneranno in gruppo e giocheranno l'amichevole allo Stadium contro lo Standard Liegi, ultimo test prima della seconda parte della stagione

TORINO - Non soltanto i reduci dal Mondiale, ma pure i bianconeri acciaccati stanno pian piano tornando ad allenarsi con la squadra agli ordini di Massimiliano Allegri. Dopo la trasferta vincente di Londra contro l’Arsenal, dove i ragazzi della Primavera e della Next Gen hanno avuto modo di mettersi in mostra viste le tante assenze in prima squadra, anche per la sfida contro il Rijeka del 22 dicembre (all’Allianz Stadium, fischio d’inizio alle 14, a porte chiuse e con diretta su Sky e Dazn) la Juventus non dovrebbe cambiare molto l’assetto, ma dalla prossima settimana ci saranno grosse novità sul recupero degli infortunati: il 27 rientreranno in gruppo Chiesa, che sta smaltendo l’affaticamento, Bonucci, fermo per un’infiammazione al tendine dell’adduttore, Cuadrado, che ha avuto dei guai al ginocchio, e De Sciglio, che ormai ha superato la lesione muscolare.

Prova generale con lo Standard Liegi

Ai quattro innesti provenienti dall’infermeria si aggiungeranno anche i rientri dei tre brasiliani, Danilo, Bremer e Alex Sandro, che però dovranno riprendere dall’inizio la preparazione e quindi non saranno disponibili per l’ultima amichevole del 2022, il 30 dicembre contro lo Standard Liegi. Il test allo Stadium, aperto al pubblico, sarà la prova generale in vista della ripresa del campionato, il 4 gennaio, in casa della Cremonese: c’è grande attesa di rivedere in campo Chiesa, chiamato a trascinare la squadra nella rincorsa scudetto. L’ala bianconera era già rientrata a novembre, dopo quasi un anno di stop, ma era rimasto in campo per scampoli di partita e poi si era dovuto rifermare per un affaticamento, normale dopo i tanti mesi di inattività. Ora c’è la curiosità di vedere a che punto è la sua condizione e tenuta fisica, al pari di quella di Vlahovic, che continua con il suo percorso personalizzato per guarire dalla pubalgia che lo ha costretto a saltare le ultime cinque partite prima dello stop e che ne ha condizionato anche la prestazione al Mondiale.

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