Torniamo ai tecnici: ha parlato a lungo di Allegri. Spalletti è molto diverso.
«Io ho avuto la sfortuna di aver potuto lavorare con mister Spalletti solo sei mesi (stagione 2015-16): è stato un grandissimo piacere giocare nella sua squadra. Sono stati sei mesi bellissimi perché era proprio divertente il suo calcio. Non mi sorprende che ora il Napoli stia facendo così bene. Come sempre: le sue squadre sono toste da affrontare e belle da vedere. E’ un allenatore incredibile, veramente molto bravo. Il Napoli è primo meritatamente: gioca un bel calcio sia in campionato sia in Europa».
La più grande qualità di Spalletti?
«La competenza, il suo modo di lavorare la fase difensiva e quella offensiva. Riesce a mettere molto bene la squadra sul campo, ha schemi preparati, movimenti preparati. I giocatori, in partita, sanno molto bene quello che devono fare. Se va tutto liscio in gara è perché Spalletti prepara il gruppo quotidianamente e minuziosamente. Richiede tanto, ma anche ti dà tanto. Poi lui è uno che non guarda i nomi. Non gliene frega niente di chi sei: guarda le prestazioni».
Dire che Allegri è più bravo nel gestire le menti e motivare mentre Spalletti è più bravo nel lavorare sulla tattica è troppo semplicistico o c’è un fondo di verità?
«Mah, il punto è che comunque stiamo parlando di due grandi allenatori. Poi, io posso espormi un po’ di più su Allegri perché ho lavorato tanto con lui e ho avuto modo di vincere tutto: lui è uno che vince. Punto. Con Spalletti ci ho lavorato meno, ma anche giocandoci contro percepisci esattamente quello che sentivi da dentro: squadra sempre messa bene in campo».
Come starà preparando la partita, Allegri, secondo lei?
«Il mister sa bene che ci saranno momenti in cui attaccare e momenti in cui difendere. Non puoi pensare che contro il Napoli sarà tutto facile, che starai nei campo avversario a giocare la partita. Hai davanti un rivale forte e pericoloso, primo in classifica: gli azzurri vanno molto veloci davanti, c’è Osimhen che allunga sempre le squadre, c’è Kvaratskhelia che fa la differenza, c’è un bel centrocampo con Lobotka, Zielinski, Anguissa… Tanta qualità. Sarà bello vedere come le due squadre gestiranno la partita. Saranno i piccoli dettagli a farla svoltare da una parte o dall’altra. Una cosa che la Juventus sta facendo molto bene in questo periodo, comunque, è impegnarsi e sacrificarsi per la fase difensiva: questo è tipico delle squadre di Allegri che sono compatte e lasciano poco spazio. Giocare contro di noi era molto difficile: tutti facevano uno sforzo e per gli altri diventava quasi impossibile trovare le imbucate».