TORINO - Sono ormai lontani i fasti delle garze e dei turbanti a fasciare il capo insanguinato di Chiellini, di cui per altro ha ereditato il numero sulla schiena. Ma ieri, alla Continassa, Bremer si è presentato con un vistoso “tape” alla gamba sinistra, cerotto che ne conteneva – in particolare – il ginocchio. Una sorta di medaglia al suo spirito guerriero e alla sua smania di lavorare anche sopra acciacchi e fastidi. Ma nulla di preoccupante, anzi. Il brasiliano proprio nell’ultimo allenamento allo Juventus Training Center è tornato a sudare a pieno regime con i compagni, dopo alcuni giorni di sedute individuali. Una precauzione, più che una conseguenza, del leggero affaticamento patito alla vigilia della partita con l’Udinese e che, appunto, sabato sera aveva escluso il centrale dalla lista dei convocati di Allegri. Uno scrupolo osservato anche in contumacia della diffida che pendeva sulla testa dell’ex Torino e che, di fatto, ne metteva a rischio la presenza nella partita più importante di questa fase della stagione, ovvero la trasferta di domani sera al Maradona. Quando i muscoli e la velocità di Bremer, di fronte alla capolista Napoli, saranno fondamentali per contenere la potenza di Osimhen, già arginato con successo dal bianconero nei precedenti confronti sul palcoscenico della Serie A.