Pagina 2 | Commisso attacca Cairo e la Juventus: "Calcio italiano malato" VIDEO

TORINO - Torna a parlare Rocco Commisso. E come sempre il presidente della Fiorentina è un fiume in piena, senza filtri. Nonostante la vittoria della Viola contro il Torino in Coppa Italia, al termine della partita è scuro in volto il patron italo-americano del club gigliato. Tanto che sceglie di togliere dei sassolini dalla scarpa, attaccando prima il presidente granata Cairo e poi il calcio italiano in generale: "Troppe critiche nei confronti della Fiorentina? Qui in Italia piace criticare e fare poco. Quando vedo che il Corriere Fiorentino, il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport che sono controllati da uno che è il padrone del Torino, fanno questi stupidi articoli penso che si devono vergognare. Io non ho i giornali qui in Italia, ma non è giusto che i giornali di un altro presidente critichino un’altra squadra. Vediamo se si sveglia qualcuno. La Gazzetta dello Sport mi ha dato del mafioso, quando i mafiosi veri fanno gli imbrogli qui in Italia e nessuno lo dice".
Commisso all'attacco - Guarda il video

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Le parole di Commisso contro la Juve

"Quello che ho detto qualche anno fa sul calcio italiano - ha aggiunto Commisso - poi è accaduto: è un calcio malato e ci sono squadre che vanno in campo e non sono in regola con i finanziamenti e si è visto cosa è successo con la Juventus. Sono due anni che non parlo, mi devo sfogare un pochino, non è che parlo ogni giorno. Tutti parlano sui giornali, in tv e in radio. Io parlo una volta all’anno". Insomma, ha mischiato un po' di concetti insieme, Rocco Commisso, buttandoci in mezzo pure il club bianconero, dal quale tra l'altro ha ricevuto oltre 120 milioni con le operazioni che hanno portato in bianconero prima Chiesa e poi Vlahovic. In quei momenti, evidentemente, aveva altre cose a cui pensare. O quantomeno gli eventuali problemi del calcio italiano malato non erano una sua priorità.

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Le parole di Commisso contro la Juve

"Quello che ho detto qualche anno fa sul calcio italiano - ha aggiunto Commisso - poi è accaduto: è un calcio malato e ci sono squadre che vanno in campo e non sono in regola con i finanziamenti e si è visto cosa è successo con la Juventus. Sono due anni che non parlo, mi devo sfogare un pochino, non è che parlo ogni giorno. Tutti parlano sui giornali, in tv e in radio. Io parlo una volta all’anno". Insomma, ha mischiato un po' di concetti insieme, Rocco Commisso, buttandoci in mezzo pure il club bianconero, dal quale tra l'altro ha ricevuto oltre 120 milioni con le operazioni che hanno portato in bianconero prima Chiesa e poi Vlahovic. In quei momenti, evidentemente, aveva altre cose a cui pensare. O quantomeno gli eventuali problemi del calcio italiano malato non erano una sua priorità.

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