La Juventus è comunque seconda (nella classifica senza asterisco): Allegri alle spalle solo del Napoli

Nonostante gli effetti della penalizzazione sul morale domani nel derby contro il Toro basterebbe un pari per staccare le milanesi. I bianconeri invece devono vincere per appaiare il Bologna, 7° e ai margini dell’Europa

TORINO - Tutta colpa dell’asterisco. Senza, la Juventus non sarebbe repentinamente scivolata fin nel baratro della parte destra della classifica, prima di cominciare l’inesorabile risalita. Con, non si correrebbe ora il rischio di strabismo acuto, a forza di consultare la duplice classifica della Serie A. Sì, duplice. Perché c’è quella del campo, da una parte. E poi c’è quella artefatta dalla sentenza della giustizia sportiva, dall’altra. Tra l’una e l’altra versione, al momento, l’unica differenza si cela dietro il fatturato dei bianconeri, in un caso forti di tutti i 47 punti conquistati sul rettangolo verde e nell’altro gravati dalla zavorra del -15 imposto dalla Corte d’Appello Federale. Uno scenario ancora in evoluzione, anche se le conseguenze si sono già manifestate e – almeno lì – non si potrà tornare indietro.

Già, perché la sentenza sul tema delle plusvalenze attende ancora il timbro del Collegio di Garanzia dello Sport, che si esprimerà entro sessanta giorni dal momento in cui i legali bianconeri depositeranno il ricorso, dunque non oltre i primissimi giorni di maggio. E, almeno in linea teorica, lì si potrebbe ancora tornare indietro, con la restituzione di tutti i punti sottratti o in alternativa (rimandando la patata bollente alla Caf) almeno di una parte.

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Cosa sarebbe accaduto senza l'annuncio di quel -15? Impossibile saperlo

Quella che non potrà essere restituita, al contrario, è la serenità mancata al gruppo di Allegri nelle settimane successive alla sentenza, uno stato d’animo che si riverbera ancora sui giorni attuali ogni qualvolta all’interno dello spogliatoio venga consultata la classifica. Con asterisco, naturalmente. Impossibile avere il riscontro di cosa sarebbe accaduto senza l’annuncio a sorpresa di quel -15, naturalmente, ma è difficile catalogare alla voce “coincidenze” il misero punticino racimolato tra Atalanta e Monza nei giorni successivi alla decisione della Corte d’Appello Federale.

Ecco, nonostante tutte le peripezie vissute fuori dal rettangolo di gioco – a sommarsi a quelle di campo, infinita serie di infortuni in primis – la Juventus sarebbe comunque lì. È comunque lì. Un risultato positivo nel derby di domani sera, infatti, consegnerebbe ai bianconeri il secondo posto in solitaria della graduatoria senza asterisco, complice il capitombolo dell’Inter a Bologna ieri.

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Serve una vittoria nel derby contro il Toro per agganciare il Bologna

Per quanto, con l’avvento dell’asterisco, il quadro muti completamente e imponga, invece, alla Juventus di superare il Torino almeno per agganciare il Bologna al settimo posto. Ultimo utile per ambire all’Europa, ammesso e non concesso che il tabellone di Coppa Italia consegni questa possibilità: delle quattro semifinaliste, infatti, soltanto l’Inter ha la verosimile sicurezza di chiudere il campionato in uno dei primi sei posti. L’Inter e, chissà, magari proprio i bianconeri, dato che senza penalizzazioni sarebbero già appaiati al gruppo di Inzaghi e al Milan, pur con una gara in meno disputata. La possibilità che il Collegio di Garanzia spazzi via il -15, in fondo, è reale. Quanto il fatto, però, che anche dal secondo fascicolo federale sulla manovra stipendi fioriscano conseguenze che possono appassire la classifica di Allegri. Un’incertezza che mina la serenità della Juventus e che influisce, di conseguenza, sui risultati in campo. Eppure, anche soltanto con un pareggio domani sera, i bianconeri sarebbero secondi dietro lo stellare Napoli di Spalletti. Secondi, davanti a tutte le altre.

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TORINO - Tutta colpa dell’asterisco. Senza, la Juventus non sarebbe repentinamente scivolata fin nel baratro della parte destra della classifica, prima di cominciare l’inesorabile risalita. Con, non si correrebbe ora il rischio di strabismo acuto, a forza di consultare la duplice classifica della Serie A. Sì, duplice. Perché c’è quella del campo, da una parte. E poi c’è quella artefatta dalla sentenza della giustizia sportiva, dall’altra. Tra l’una e l’altra versione, al momento, l’unica differenza si cela dietro il fatturato dei bianconeri, in un caso forti di tutti i 47 punti conquistati sul rettangolo verde e nell’altro gravati dalla zavorra del -15 imposto dalla Corte d’Appello Federale. Uno scenario ancora in evoluzione, anche se le conseguenze si sono già manifestate e – almeno lì – non si potrà tornare indietro.

Già, perché la sentenza sul tema delle plusvalenze attende ancora il timbro del Collegio di Garanzia dello Sport, che si esprimerà entro sessanta giorni dal momento in cui i legali bianconeri depositeranno il ricorso, dunque non oltre i primissimi giorni di maggio. E, almeno in linea teorica, lì si potrebbe ancora tornare indietro, con la restituzione di tutti i punti sottratti o in alternativa (rimandando la patata bollente alla Caf) almeno di una parte.

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