Pogba è tornato: è già un'altra musica! Così migliorerà la Juve

Contro il Toro, finalmente, il suo debutto: sprint, corsa e fisicità a poco meno di un anno dall’ultima partita (con il Man United)

TORINO- Un assaggio o poco più. Quello che si è visto nel derby dal 23’ della ripresa è una bozza del Polpo. Il vero Paul Pogba lo si potrà ammirare tra un mese, quando la condizione fisica sarà cresciuta, come l’abitudine alla partita. E non potrebbe che essere così: il tunnel in cui è finito Paul Pogba oltre che lungo è stato stretto e scomodissimo. La mezzala francese quando ha messo piede in campo, accendendo il boato dell’Allianz manco la Juve avesse appena segnato, ha rotto un incantesimo che durava da quasi un anno, visto che la sua ultima apparizione con la maglia del Manchester United risaliva a metà aprile 2022. E proprio il suo ultimo anno a Manchester non è stato certo da incorniciare: un infortunio serio alla coscia, a novembre, che lo tiene lontano dal campo per 85 giorni, facendogli perdere 14 partite. Poi la noia al polpaccio.

Nulla, però, rispetto a ciò che gli è successo negli Stati Uniti con la maglia bianconera dopo essere tornato sotto la Mole per la seconda volta, quando in allenamento si rompe il menisco esterno ed entra in un loop mentale pessimo. Già, nonostante il suggerimento caldissimo della Juventus, boccia l’opzione intervento chirurgico per la terapia conservativa con il risultato che tutti hanno visto. Solo l’altro ieri il suo debutto stagionale... Che ora, cambierà e non poco l’annata della Vecchia Signora.

La Juve ha bisogno di Pogba

La Juve ha più che mai bisogno della sue accelerazioni palla al piede stile Ferrari per rompere gli equilibri dell’assetto difensivo avversario. Con il Torino qualcosa si è visto, un paio di sprint palla al piede a mandare in tilt la mediana granata e quella fisicità che ha portato Singo, nel tentativo di superaro di testa, a commettere il fallo per la punizione da cui scaturirà la parabola velenosa del sinistro di Kostic e la quarta rete juventina firmata Rabiot. Poco prima Pogba si era scaldato con un bellissimo e potente tiro di sinistro di controbalzo da fuori area che per fortuna di Milinkovic Savic era stato ribattuto da un difensore.

È una nuova Juve con Pogba

Adesso è evidente che sarà una Juventus più potente e pericolosa, del resto sino a prima del derby si è espressa senza il suo numero 10, che non a caso finisce sempre a inizio stagione sulla schiena del calciatore più tecnico a disposizione. Si alzerà il tasso di qualità e aumenteranno le opportunità anche per Vlahovic di trovare palle gol da capitalizzare. Sarà importante che il Polpo si avvicini con la giusta umiltà a questa nuova condizione di subentrante. Ma sotto questo punto di vista l’ambiente dello spogliatoio pare quello giusto visto che Allegri è davvero riuscito a far passare il concetto che le partite non si vincono più in 11 ma in 16 e spesso è più importante chi entra rispetto a chi esce e ha già giocato.

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