Del Piero: In Italia tutti odiano la Juve. -15 sbagliato mentre si gioca

Show della leggenda bianconera alla CBS: penalizzazione, ruolo in società, futuro e siparietto con Henry, Carragher e Richards: “Volevo essere Pelè”

TORINO - Un vero e proprio "One man show", seppur con il supporto di complici d'eccezione come Henry, Carragher e Richards. Alessandro Del Piero si è preso la scena nel corso del salotto televisivo della CBS, dove ha parlato di ogni genere di argomento, tra passato, presente e futuro. L'ex capitano della Juventus ha iniziato concentrandosi sulla penalizzazione di 15 punti inflitta al club bianconero in questo campionato: "Ci sono delle possibilità che vengano ridati indietro i 15 punti, ma quello che conta di più sono le altre due cose che devono accadere alla fine della stagione".

Del Piero e i 15 punti di penalizzazione alla Juventus

Del Piero è poi entrato nel dettaglio: "Le sensazioni in Italia? Ok, tutti odiano la Juve, questa è la prima cosa da sapere per comprendere al meglio la situazione, ma è vero che in questo momento particolare non puoi prendere questa decisione, durante la stagione. Questo è il mio rammarico. Dovresti andare avanti, fare quello che devi, e se qualcuno ha commesso degli errori, nella stagione successiva deciderai cosa fare. Penalizzare con questi 15 punti a metà del torneo, poi magari darne indietro 10, chi lo sa, è un qualcosa che non va bene nemmeno per le altre squadre. Penso a chi è secondo in classifica adesso. Se dovessero essere ridati i punti alla Juve, allora sarebbe la Juve al secondo posto. Quindi è una specie di montagna russa di emozioni e per questo credo che Allegri e la squadra stiano facendo qualcosa di molto importante".

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Il futuro e l'ipotesi di tornare da presidente

Riguardo il suo rapporto con il club bianconero, Alex non nasconde il profondo legame: "Ero tifoso della Juventus prima di iniziare a giocarci, ci ho passato 19 anni. Sono passato attraverso una grande crisi nel 2006, ricostruire la squadra ha necessitato di tanto tempo, 6 anni prima di tornare a vincere trofei. Hai perso la Champions League, hai perso opportunità, hai perso tante cose, ma non rimpiangerò mai quello che ho fatto. Così capisco quello che possano provare ora i giocatori, questa situazione in cui non sai cosa succederà e strana e dura. Questo è il motivo per cui dico che a mio giudizio stanno facendo benissimo".

Poi, sulla possibilità di tornare da presidente: "Ci sono tanti rumors, è vero, e ogni volta che torno all'Allianz Stadium è bellissimo vedere come i tifosi riconoscano quello che ho fatto nei miei anni alla Juventus. Non sono ancora pronto per dire sì o no, perché ci sono tante cose da considerare. Però, di sicuro, il mio cuore è ancora lì. Quando trascorri 19 anni in un posto... Voglio dire, pochi anni fa era più della metà della mia vita. Non più adesso (ride con Henry, ndr). Così sto guardando cosa succede nella Juventus con un occhio diverso. Provo a evitare di essere condizionato dal lato emotivo, ma è molto dura. Se mi piacerebbe ricoprire quella carica? Dipende da molte cose. Io credo che non puoi pensare a un ruolo per te stesso da solo, hai bisogno di un team, anche in un club e specialmente in questo periodo storico in cui ci sono tante cose da fare in una società. Questa è la visione che credo chiunque dovrebbe avere, me compreso".

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Il siparietto con Henry e le 8 domande

Anche Henry non ha dubbi sul fatto che quello possa essere il ruolo ideale per Del Piero: "Quando lo vedo a Torino e vedo quello che il pubblico fa per lui, capisco l'importanza di quest'uomo per la Juventus e penso che quello debba essere il suo posto. Non vederlo lì è strano. So cosa rappresenta lì, so cosa potrebbe portare e cosa potrebbe fare. Conosce il gioco, conosce l'ambiente e di cosa necessita la squadra. Poi, come possa tornare indietro non lo so, ma ricorda un po' la storia di Maldini con il Milan. Anche Alessandro dovrebbe tornare nella sua casa". Dopo aver scherzato con il francese e gli altri ospiti in studio - "Ma state cercando di mandarmi via perché non mi volete più qui?" - Alex si è divertito in un gioco in cui gli altri tre ex calciatori lo hanno sottoposto a 8 domande secche. Eccole qui di seguito:

Se potessi essere qualsiasi calciatore di ogni tempo, chi sceglieresti? "Pelé"

Qual è stato l'avversario più difficile da affrontare tra Francia e Inghilterra? "Francia"

Qual è il tuo gol preferito? "Per bellezza, quello del 4 dicembre 1994 contro la Fiorentina". Una risposta, questa, che ha suscitato l'ilarità degli altri colleghi: "Ah, non te lo ricordavi insomma... Sai dirci anche che ore erano?"

Chi era il peggiore "trash talker" sul campo? "Tanti. Ne dirò uno divertente, un combattente. Gattuso"

Se ci fosse un calcio di rigore per salvarti da qualcosa, a chi lo faresti calciare? "Lo tireri da solo, nessun dubbio"

Chi è per te il miglior calciatore della storia in Italia? "Impossibile rispondere, ci sono così tanti giocatori incredibili nel calcio italiano. Visto che c'è adesso la sfida tra Napoli e Milan, però, dico Paolo Maldini"

Quale cantante paragoneresti con te? "Sono sempre stato un grande fan degli U2, quindi prendo Bono Vox. La mia canzone preferita? Where the Streets Have No Name"

Chi è il giocatore più pazzo con cui hai giocato e perché? "Direi i portieri, sono i più pazzi. Buffon è uno di loro. Molto professionale quando c'è da lavorare, ma in certi momenti..."

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TORINO - Un vero e proprio "One man show", seppur con il supporto di complici d'eccezione come Henry, Carragher e Richards. Alessandro Del Piero si è preso la scena nel corso del salotto televisivo della CBS, dove ha parlato di ogni genere di argomento, tra passato, presente e futuro. L'ex capitano della Juventus ha iniziato concentrandosi sulla penalizzazione di 15 punti inflitta al club bianconero in questo campionato: "Ci sono delle possibilità che vengano ridati indietro i 15 punti, ma quello che conta di più sono le altre due cose che devono accadere alla fine della stagione".

Del Piero e i 15 punti di penalizzazione alla Juventus

Del Piero è poi entrato nel dettaglio: "Le sensazioni in Italia? Ok, tutti odiano la Juve, questa è la prima cosa da sapere per comprendere al meglio la situazione, ma è vero che in questo momento particolare non puoi prendere questa decisione, durante la stagione. Questo è il mio rammarico. Dovresti andare avanti, fare quello che devi, e se qualcuno ha commesso degli errori, nella stagione successiva deciderai cosa fare. Penalizzare con questi 15 punti a metà del torneo, poi magari darne indietro 10, chi lo sa, è un qualcosa che non va bene nemmeno per le altre squadre. Penso a chi è secondo in classifica adesso. Se dovessero essere ridati i punti alla Juve, allora sarebbe la Juve al secondo posto. Quindi è una specie di montagna russa di emozioni e per questo credo che Allegri e la squadra stiano facendo qualcosa di molto importante".

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