Juve, il processo mediatico
La Juventus è l’unica squadra a subire un costante processo mediatico da due anni a questa parte, con la generosa pubblicazione di intercettazioni e la loro ciclica ripubblicazione (spacciandole per nuove), creando un clima di colpevolezza anticipata sulla base di un’indagine (quella della Procura della Repubblica di Torino) che non è stata neanche vagliata da un’udienza preliminare. Ma molti oggi sono convinti che la Juventus sia colpevole, anzi colpevolissima. Quando negli ultimi trent’anni, nei bilanci di Serie A sono comparsi escamotage contabili di ogni tipo senza che nessuno se ne accorgesse. O, al limite, dopo esserne accorto c’era chi bruciava i documenti. Non sappiamo ancora se la Juventus è colpevole, ma intanto c’è chi scrive le sentenze.
Juventus e Uefa
Pure quelle dell’Uefa che attraverso i media più fedeli fa sapere che i bianconeri non faranno le coppe la prossima stagione. Certo, leggiamo anche che se mollassero il progetto Superlega, il giudizio sarebbe più morbido e accondiscendente, il che rende tutto un filo più inquietante, soprattutto perché avviene alla luce del sole. Ma se davvero è così, e non ci sono ragioni per non crederlo, perché un tifoso della Juventus dovrebbe vedere la partita questa sera? Se qualsiasi obiettivo: dalla zona Champions alla vittoria di una coppa può essere offuscato da una giustizia popolare che condanna prima dei processi? La Juventus, poi, potrebbe anche essere colpevole. Ma se rimane sempre l’unica, il rischio è che, a colpi di disparità di giudizio, si finisce per spaccare in due il calcio italiano e perdersene una delle due metà. Per tutto questo serve un derby d’Italia normale. Sarebbe una fantastica novità, perché la cosa eccezionale, dammi retta, è di essere normale.