Juve-Uefa, aria di patto: si lavora a un’intesa. La novità, pro e contro

Il club bianconero resterebbe un anno senza Coppe e Ceferin archivierebbe il fascicolo ancora aperto. Il giallo del sito

TORINO - Serata con il giallo. E no, non è ancora tempo di Tour de France. Anche perché il giallo in questione si è consumato ieri sera a Nyon, pochi chilometri oltre il confine francese. Lì, in terra elvetica, si trova il quartier generale della Uefa. E proprio sul sito ufficiale del massimo organismo europeo del pallone si è consumato il già citato giallo.

Screen delle ore 20: nella schermata dedicata alle società qualificate per la prossima Conference League non trova posto la Juventus. Screen delle ore 22, dopo un fitto tam-tam sui social in seguito alla sorprendente scoperta: il logo della Juventus campeggia in bella mostra nella prima fila, quella riservata ai club con accesso diretto ai playoff di fine agosto. “Errore umano”, si affrettano a segnalare dalla Uefa. Coincidenza quantomeno curiosa che abbia riguardato, tra le 135 qualificate alla prossima edizione della competizione, proprio e soltanto la società bianconera.

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Trattative in corso

Che il così ribattezzato “errore umano” possa aver anticipato l’epilogo delle indagini Uefa sui conti della Juventus, naturalmente, è soltanto una fumosa supposizione a beneficio dei più maliziosi. Quel che è certo, invece, è che il club bianconero da una parte e il presidente Ceferin dall’altra stanno trattando intorno a un tavolo. Una sorta di patteggiamento, sì. Una delegazione composta da legali e dirigenti, infatti, da Torino si è recata a Nyon per lavorare a un accordo che possa mandare in archivio una volta per tutte il fascicolo aperto dall’organismo europeo nello scorso dicembre per “potenziali violazioni delle norme sulle licenze per club e sul fair play finanziario”. Gli incartamenti che riguardano l’indagine sulla presunta infrazione del settlement agreement stipulato nel settembre del 2022, insomma. La strada è stata tracciata dal passo indietro dei bianconeri sul fronte Superlega, le discussioni sono in corso. Sul piatto, in cambio dello stralcio della posizione, proprio la rinuncia volontaria all’imminente Conference League, così da scontare una sorta di “ban” di un anno dalle competizioni Uefa.

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I pro e i contro

La penitenza, di fronte alla possibilità di azzerare i fronti aperti con la giustizia anche in Europa, sarebbe accolta tutto sommato di buon grado alla Continassa. Anche perché la penalizzazione incassata in Italia, appunto, ha convertito gli sfarzi della Champions nei più umili ambienti della Conference. La terza competizione europea permetterebbe alle casse bianconere di prendere un po’ di fi ato, ai tanti giovani in rosa di maturare esperienza internazionale e alla squadra nel complesso di tornare a battagliare per sollevare un trofeo anche fuori dall’Italia, certo. Ma, al contempo, costringerebbe il gruppo di Allegri a trasferte complicate e a continui impegni al giovedì sera. Secondo un calendario che, inevitabilmente, finirebbe per influenzare il percorso in campionato, dove non saranno ammessi esiti che differiscano da un piazzamento in uno dei primi quattro posti della classifica. Per ritrovare, a quel punto sì, la Champions e i suoi introiti, in modo da riattivare un circolo virtuoso tanto in campo quanto nei bilanci. Per questo l’eventuale rinuncia alla Conference, ancora tutta da confermare, sarebbe decisamente un male minore.

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TORINO - Serata con il giallo. E no, non è ancora tempo di Tour de France. Anche perché il giallo in questione si è consumato ieri sera a Nyon, pochi chilometri oltre il confine francese. Lì, in terra elvetica, si trova il quartier generale della Uefa. E proprio sul sito ufficiale del massimo organismo europeo del pallone si è consumato il già citato giallo.

Screen delle ore 20: nella schermata dedicata alle società qualificate per la prossima Conference League non trova posto la Juventus. Screen delle ore 22, dopo un fitto tam-tam sui social in seguito alla sorprendente scoperta: il logo della Juventus campeggia in bella mostra nella prima fila, quella riservata ai club con accesso diretto ai playoff di fine agosto. “Errore umano”, si affrettano a segnalare dalla Uefa. Coincidenza quantomeno curiosa che abbia riguardato, tra le 135 qualificate alla prossima edizione della competizione, proprio e soltanto la società bianconera.

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I pro e i contro