Gli opposti dell’ultima stagione juventina si toccheranno domani alla Continassa. E l’intero mondo bianconero spera che sia un presagio di una lunga serie di contatti ravvicinati sul campo, perché è più che intrigante pensare al calcio che può nascere dalle combinazioni tra Paul Pogba e Nicolò Fagioli, che dell’ultima annata sono stati la più grande delusione e la più bella sorpresa - o comunque la nota più lieta, visto che il termine sorpresa è forse improprio per un giocatore che Allegri elogiava pubblicamente già nel 2018.
Nessuno dei due era a Udine il 4 giugno, quando la Juventus aveva giocato l’ultima partita della stagione, bloccati dai rispettivi infortuni. Per Pogba la lesione di basso grado al retto femorale della coscia sinistra accusata il 14 maggio contro la Cremonese, ultimo episodio di un calvario cominciato con la rottura del menisco esterno del ginocchio destro il 24 luglio negli Stati Uniti; per Fagioli la frattura della clavicola destra riportata il 18 maggio a Siviglia nel ritorno della semifinale di Europa League, che lo ha costretto a operarsi due giorni più tardi.