E se l’uscita della Juventus dalla Superlega, non ancora ufficiale ma comunicata dalla Juventus a Real Madrid e Barcellona con una lettera, non fosse un buon affare per l’Uefa? Sì, è vero: la nuova dirigenza bianconera ha compiuto l’abiura che Aleksander Ceferin pretendeva da tempo e reclamava in modo piuttosto diretto, anche attraverso le dichiarazioni dei membri del suo board.
Ma quello che, a prima vista, appare come un successo politico che rinforza il boss del calcio europeo, potrebbe avere un effetto boomerang poco piacevole per l’Uefa in sede di Corte di Giustizia Europea che potrebbe considerare la cosiddetta “Juvexit” come il frutto di forti pressioni, se non proprio ricatti morali, da parte dell’istituzione europea.
Uefa-Superlega e il parere del prof. Houben
E questo sarebbe la conferma dell’abuso di posizione dominante della quale viene accusata l’Uefa e sul quale la Corte dovrà esprimersi, probabilmente a settembre. Lo spiega nel dettaglio in un suo documento anche Robby Houben, professore all’Università di Anversa (dove tiene un corso sulla “professionalizzazione del calcio” e uno sulla “buona governance delle imprese”) ed è consulente del Parlamento Europeo sul trattamento fiscale del calcio professionistico. Il testo pubblicato nei giorni scorsi, infatti, sintetizza lo stato dell’arte della questione Uefa-Superlega in attesa della sentenza della Corte e analizza lo scenario di fronte al quale si trovano i giudici.