Calciomercato Juve, il piano per trattenere Chiesa e Vlahovic

Tra i primi compiti a cui si dedicherà Giuntoli ci sarà anche togliere la ruggine dal rapporto tra Allegri e i due talenti bianconeri. A questo si affianca la missione economica

Leggendo di come tra i primi compiti a cui si dedicherà Cristiano Giuntoli ci sarà anche togliere la ruggine dal rapporto tra Massimiliano Allegri e Dusan Vlahovic e Federico Chiesa, potrebbe anche venire da chiedersi perché non dedicarsi solo a quello dei due che resterà in bianconero. Intanto perché non ci sono certezze al riguardo, dal momento che la Juventus potrebbe cederli solo per offerte molto, ma molto, importanti e non si può prevedere se e per chi arriveranno. Ma soprattutto, perché la società bianconera potrebbe anche tenere entrambi.

Chiesa e Vlahovic: due presupposti per restare alla Juve

Due i presupposti per riuscirci: uno è far sì che Chiesa e Vlahovic siano felici di rimanere. L’altro è renderne permanenza possibile economicamente: e l’unica strada per farlo è incassare abbastanza da altre cessioni e risparmiare abbastanza su altri ingaggi. Risparmio cominciato con gli addii di Cuadrado, Di Maria e Paredes, che hanno ridotto il monte stipendi di circa 36 milioni lordi, mentre la cessione al Tottenham di Kulusevski ne ha portati in cassa 30. Per pensare di tenere Vlahovic e Chiesa però servono altre cessioni, in grado di generare plusvalenze, e di alleggerire ancora il costo degli ingaggi.

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Juve, la lista delle uscite: Zakaria, Arthur e McKennie

In cima alla lista delle uscite ci sono i tre centrocampisti rientrati dai prestiti a Chelsea, Liverpool e Leeds: Zakaria, Arthur e McKennie. La pista più calda è quella che potrebbe portare Zakaria al West Ham. Manna ha annullato la missione a Londra prevista tra oggi e domani, ma non per una frenata, quanto per il summit previsto con Giuntoli. Con il West Ham si discuteva di 20 milioni, che frutterebbero alla Juve una plusvalenza di 16 e il risparmio di quasi 4 milioni di ingaggio. Sempre l’Inghilterra, e precisamente il Brighton di De Zerbi, potrebbe essere la destinazione di Arthur: visto il valore a bilancio di quasi 30 milioni sembra impossibile ricavarne una plusvalenza (salvo jolly da pescare in Arabia), ma cedendolo anche “alla pari” la società bianconera risparmierebbe 14,4 milioni di ammortamento (e altrettanti nella stagione successiva) e quasi 6 di ingaggio lordo. A bilancio per circa 9,5 milioni, potrebbe invece fruttarne altrettanti di plusvalenza McKennie (circa 4,6 milioni l’ingaggio lordo), che tornerebbe in Premier ma non è allettato dal Galatasaray, che si è mosso per lui.

Pellegrini, Alex Sandro, Bonucci: la situazione

Luca Pellegrini potrebbe portare qualche milione di plusvalenza. Non ne porterebbero Alex Sandro e Bonucci, all’ultimo anno di contratto e che la Juventus libererebbe in caso di destinazioni gradite, ma le loro uscite farebbero risparmiare quasi 25 milioni di ingaggio lordo. Operazioni che in tutto potrebbero portare plusvalenze per una trentina di milioni (e circa 80 di incassi) e risparmi per circa 55, tra ingaggi e l’ammortamento di Arthur. A quel punto, oppure con qualche altra uscita, la Juventus potrebbe anche dire no a offerte per Chiesa e Vlahovic che non fossero clamorosamente irrinunciabili.

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Leggendo di come tra i primi compiti a cui si dedicherà Cristiano Giuntoli ci sarà anche togliere la ruggine dal rapporto tra Massimiliano Allegri e Dusan Vlahovic e Federico Chiesa, potrebbe anche venire da chiedersi perché non dedicarsi solo a quello dei due che resterà in bianconero. Intanto perché non ci sono certezze al riguardo, dal momento che la Juventus potrebbe cederli solo per offerte molto, ma molto, importanti e non si può prevedere se e per chi arriveranno. Ma soprattutto, perché la società bianconera potrebbe anche tenere entrambi.

Chiesa e Vlahovic: due presupposti per restare alla Juve

Due i presupposti per riuscirci: uno è far sì che Chiesa e Vlahovic siano felici di rimanere. L’altro è renderne permanenza possibile economicamente: e l’unica strada per farlo è incassare abbastanza da altre cessioni e risparmiare abbastanza su altri ingaggi. Risparmio cominciato con gli addii di Cuadrado, Di Maria e Paredes, che hanno ridotto il monte stipendi di circa 36 milioni lordi, mentre la cessione al Tottenham di Kulusevski ne ha portati in cassa 30. Per pensare di tenere Vlahovic e Chiesa però servono altre cessioni, in grado di generare plusvalenze, e di alleggerire ancora il costo degli ingaggi.

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