Alex Sandro e Bonucci, il calciomercato Juve e le sirene d'Arabia

I due veterani in uscita: “pesano” a bilancio: tentativo a vuoto per la risoluzione con il brasiliano, l’azzurro sogna l’Europeo del 2024 e punta i piedi

TORINO- La parola d’ordine, ora, è sfoltire. A maggior ragione dopo aver messo a segno il primo colpo in entrata con Weah, ancor di più se dalla Uefa dovessero arrivare conferme circa una nuova stagione da affrontare con un solo impegno a settimana in calendario. Lo scenario, in attesa dell’epilogo dei discorsi intavolati a Nyon per la prossima Conference League, non è ancora del tutto delineato. Ma l’esigenza di far quadrare i conti, alla Continassa, resta prioritaria a prescindere. Per questo, nelle scorse settimane, il tandem composto da Manna e Tognozzi si è concentrato innanzitutto sul ricollocamento degli esuberi, ricavando un ricco bottino dall’addio a Kulusevski (imminente anche il riscatto dell’Amiens per Chibozo a un milione). Per questo, allo stesso modo, sta lavorando a fuoco lento per far sparire dal bilancio le voci reputate troppo pesanti. a sette zeri.

Un occhio di riguardo, in questo senso, è riservato alla posizione di due dei principali veterani dello spogliatoio bianconero. Bonucci e Alex Sandro, infatti, rappresentano un consistente pezzo di storia recente del club, ma a livello tecnico non sono più reputati dei valori aggiunti e, al contempo, vantano ingaggi a dir poco ingombranti. In soldoni (è proprio il caso di dirlo): 23 milioni di euro, al lordo naturalmente, per quella che sarebbe – in entrambi i casi – l’ultima stagione a Torino. I loro, infatti, sono gli unici stipendi a otto cifre a libro paga oltre a quelli di Vlahovic e Szczesny. Una proporzione che non regge il confronto con le evidenze del rettangolo di gioco.

Juve, le uscite del mercato: da Arthur a Zakaria, milioni preziosi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La Turchia chiama Alex Sandro, l'Arabia Bonucci

L’avventura bianconera di Alex Sandro, a dirla tutta, pareva al capolinea già alcuni mesi fa, prima che una seconda parte di stagione da protagonista della difesa a tre di Allegri facesse scattare il rinnovo automatico per un anno in ossequio al numero di presenze raggiunte. Il traguardo non è stato accolto però con entusiasmo nelle stanze del quartier generale, da dove sono partiti vani tentativi di risoluzione consensuale dell’accordo: le parti hanno discusso, ma il compromesso giusto non è stato individuato. Gli occhi, così, sono ora rivolti all’esterno: il brasiliano, che non ha alcuna fretta di salutare Torino, gradirebbe semmai un contesto come quello della Premier League, le uniche intenzioni concrete sono invece arrivate dalla Super Lig in Turchia. Morale: la partita si è spostata sull’asse che collega il resto del mondo con la scatenata Arabia Saudita, una cui proposta – ricca per il difensore, non necessariamente per la Juventus – metterebbe tutti d’accordo. E i primi ammiccamenti sono già andati in scena. 

La remunerativa prospettiva, al contrario, non alletta Bonucci, che dei bianconeri come della Nazionale è l’attuale capitano e sarebbe volto decisamente spendibile per il pallone arabo. Il centrale non vuole nemmeno prendere in considerazione un’opzione esotica, focalizzato com’è sulla prossima stagione e – non di meno – sul prossimo grande appuntamento continentale: tra un anno l’Italia si presenterà in Germania per difendere il titolo europeo e il difensore intende confermarsi colonna della spedizione di Mancini. Una prospettiva che rischia di sfumare, però, di fronte a una stagione nella Juventus affrontata per lo più dalla panchina, come capitato già negli ultimi mesi. Anche su questo aspetto confida di premere il club per trovare un compromesso che possa soddisfare tutte le parti in causa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO- La parola d’ordine, ora, è sfoltire. A maggior ragione dopo aver messo a segno il primo colpo in entrata con Weah, ancor di più se dalla Uefa dovessero arrivare conferme circa una nuova stagione da affrontare con un solo impegno a settimana in calendario. Lo scenario, in attesa dell’epilogo dei discorsi intavolati a Nyon per la prossima Conference League, non è ancora del tutto delineato. Ma l’esigenza di far quadrare i conti, alla Continassa, resta prioritaria a prescindere. Per questo, nelle scorse settimane, il tandem composto da Manna e Tognozzi si è concentrato innanzitutto sul ricollocamento degli esuberi, ricavando un ricco bottino dall’addio a Kulusevski (imminente anche il riscatto dell’Amiens per Chibozo a un milione). Per questo, allo stesso modo, sta lavorando a fuoco lento per far sparire dal bilancio le voci reputate troppo pesanti. a sette zeri.

Un occhio di riguardo, in questo senso, è riservato alla posizione di due dei principali veterani dello spogliatoio bianconero. Bonucci e Alex Sandro, infatti, rappresentano un consistente pezzo di storia recente del club, ma a livello tecnico non sono più reputati dei valori aggiunti e, al contempo, vantano ingaggi a dir poco ingombranti. In soldoni (è proprio il caso di dirlo): 23 milioni di euro, al lordo naturalmente, per quella che sarebbe – in entrambi i casi – l’ultima stagione a Torino. I loro, infatti, sono gli unici stipendi a otto cifre a libro paga oltre a quelli di Vlahovic e Szczesny. Una proporzione che non regge il confronto con le evidenze del rettangolo di gioco.

Juve, le uscite del mercato: da Arthur a Zakaria, milioni preziosi

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Alex Sandro e Bonucci, il calciomercato Juve e le sirene d'Arabia
2
La Turchia chiama Alex Sandro, l'Arabia Bonucci