Dove un Cristiano aveva finito un Cristiano inizierà. Con la speranza, per la Juventus, che il 20 agosto a Udine un fuorigioco millimetrico rilevato dal var non rovini l’esordio di Giuntoli da dirigente bianconero come aveva rovinato l’ultima partita di Ronaldo, al quale il 22 agosto 2021 stava per bastare mezzora in campo per regalare tre punti alla Juventus prima di lasciarla per tornare al Manchester United. La squadra bianconera comincerà il campionato dove lo aveva iniziato due anni fa e dove ha chiuso l’ultimo il 4 giugno, vincendo 1-0 con un gol di Chiesa. E se di sicuro Giuntoli, Var o non Var, non potrà incidere personalmente una volta che l’arbitro avrà fischiato l’inizio, potrà farlo per esempio proprio facendo in modo che la Juventus possa schierare un Chiesa motivato al massimo oppure, qualora le vicende del mercato dovessero portare a una cessione dell’azzurro, un erede all’altezza.
Uno scontro diretto nelle prime otto giornate
Di sicuro sarebbe bene, anche se ovviamente non sarà facile per le dinamiche del mercato, che pur mancando 11 giorni alla chiusura delle trattative il 20 agosto Massimiliano Allegri potesse già schierare, e magari aver anche già allenato, la Juventus nella sua versione definitiva. O almeno quasi. In modo da poter sfruttare un calendario che rende possibile una partenza veloce. Il sorteggio di ieri ha riservato alla squadra bianconera una prima giornata non agevole, in trasferta e contro una buona squadra come l’Udinese, ma nel complesso un avvio non improbo, con un solo scontro diretto nelle prime otto giornate, in casa contro la Lazio alla quarta. Il secondo arriverà alla nona contro il Milan a San Siro il 15 ottobre, al culmine di un trittico che vedrà la Juventus impegnata a Bergamo alla settima e nel derby all’ottava: quindici giorni che rappresenteranno la prima “tappa pirenaica” del campionato bianconero, per stare in tema con il Tour de France in corso e con la passione di Giuntoli per il ciclismo. Una tappa a cui, si diceva, la Juventus potrebbe arrivare lanciata: contro Udinese, Bologna, Empoli, Lazio, Sassuolo e Lecce, avversarie dei primi sei turni, parte favorita o quanto meno (con la Lazio) alla pari. E tenendo bene a mente che però sono anche squadre contro cui nell’ultima stagione ha perso 11 punti su 36, sfruttare il favore del pronostico sarebbe doppiamente importante: per i punti - ovviamente - e per riaccendere l’entusiasmo dell’ambiente, propedeutico a fare ancora meglio in seguito.