Giuntoli, il segnale di Elkann e il ruolo di Calvo: il nuovo assetto Juve

Nel giorno del nuovo direttore tecnico, l'azionista di maggioranza del club ha visitato la Continassa e spronato tutti a non perdere un altro anno

TORINO - Che non si trattasse di un arrivo qualunque, in casa Juventus, lo conferma il fatto che l’investitura di Cristiano Giuntoli si sia svolta alla presenza di John Elkann. Prima della firma e dell’annuncio ufficiale del nuovo dirigente, l’azionista di maggioranza del club ha voluto sottolineare plasticamente l’importanza della svolta tecnica, che fa seguito a quella dirigenziale determinata con l’insediamento del nuovo CdA, rappresentato alla Continassa dal presidente Gianluca Ferrero e dall’ad Maurizio Scanavino.

A loro due, a Francesco Calvo (che, come vedremo, ricoprirà un ruolo cruciale nell’organigramma sportivo della nuova Juventus) e, ovviamente, a Giuntoli stesso, Elkann ha spiegato che la Juventus non può concedersi altro tempo per iniziare la rinascita verso le posizioni sportive che le competono, senza trascurare la sostenibilità aziendale.

Giuntoli, cinque anni di contratto

Insomma, prima ancora della firma sul contratto, delle foto di rito e delle dichiarazioni, Cristiano Giuntoli ha avvertito il senso di responsabilità per il compito che lo attende e per sviluppare il quale non ha a disposizione tutti i cinque anni dell’accordo: quelli serviranno per consolidare una ripartenza nella quale non è prevista la navigazione di piccolo cabotaggio, ma quella in mare aperto. La metafora marinara regge benissimo anche nell’analisi del nuovo e, finalmente dopo settimane di speculazioni e indiscrezioni, definitivo organigramma dell’area sportiva bianconera: quello, appunto, di un transatlantico da grandi rotte la cui lettura, peraltro, chiarisce assai bene gli equilibri politici, prima ancora che tecnici, che sono stati cristallizzati sulla tolda di comando.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, il nuovo organigramma

Subito, infatti, è evidente come la gestione operativa della prima squadra (a capo della quale c’è appunto Cristiano Giuntoli) sia stata separata da tutto il resto del settore calcistico alla cui guida c’è Francesco Calvo che, così, non avrà più a che fare operativamente con Massimiliano Allegri: una indiretta conferma delle tensioni che hanno contraddistinto il rapporto tra i due e che, in questo modo, vengono congelate. Calvo, dunque, non si occuperà della prima squadra ma conserva un ruolo strategico all’interno del club sia dal punto di vista sportivo perché gestisce il futuro (sarà il supervisore della Next Gen e del settore giovanile), sia da quello economico (marketing e commerciale), sia per la comunicazione. Resta molto stretto, inoltre, il rapporto con Scanavino in relazione ai rapporti con gli organismi istituzionali del governo calcistico.

Il nuovo ruolo di Cherubini

Interessante, poi, il ruolo di Federico Cherubini che, oltre a occuparsi dei progetti di sviluppo (soprattutto quelli legati alla seconda squadra, nevralgica nel piano della nuova Juventus), sarà una sorta di “senior manager”: il dirigente d’esperienza, conoscitore delle dinamiche interne e a disposizione delle varie componenti.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

La catena di comando Juve

Ma la novità più attesa sta nella catena di comando della prima squadra che vede al vertice, ovviamente, Cristiano Giuntoli, forte di un contratto talmente lungo e “blindato” 5 anni a 2 milioni netti a stagione da risultare un’unicità. Un segnale, perché la Juventus ripone molta fiducia in lui e intende sgombrare il campo da ogni equivoco circa la sua centralità nel progetto. Certo: c’è il mercato, che il nuovo dt maneggia da anni e per il quale agirà in simbiosi con lo scouting coordinato da Matteo Tognozzi, e soprattutto con Giovanni Manna.

Juve, la promozione di Manna

L’ex ds della Next Gen è stato, infatti, promosso a referente della prima squadra sia in conseguenza della stima da parte di Allegri e di Cherubini, che lo avevano già visto all’opera, sia soprattutto in virtù dell’ottima gestione di questi mesi di interregno, in attesa della nomina del nuovo dt. Ma il mercato ad agosto finisce e, così, il concreto step che si chiede a Giuntoli è la gestione del rapporto con Allegri, la supervisione di tutti gli aspetti relativi alla preparazione, agli infortuni e alle dinamiche del gruppo consentendo al tecnico di lavorare senza pressioni esterne. L’indicazione che arriva dall’alto, molto in alto, è che tutto funzioni bene. E in fretta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

TORINO - Che non si trattasse di un arrivo qualunque, in casa Juventus, lo conferma il fatto che l’investitura di Cristiano Giuntoli si sia svolta alla presenza di John Elkann. Prima della firma e dell’annuncio ufficiale del nuovo dirigente, l’azionista di maggioranza del club ha voluto sottolineare plasticamente l’importanza della svolta tecnica, che fa seguito a quella dirigenziale determinata con l’insediamento del nuovo CdA, rappresentato alla Continassa dal presidente Gianluca Ferrero e dall’ad Maurizio Scanavino.

A loro due, a Francesco Calvo (che, come vedremo, ricoprirà un ruolo cruciale nell’organigramma sportivo della nuova Juventus) e, ovviamente, a Giuntoli stesso, Elkann ha spiegato che la Juventus non può concedersi altro tempo per iniziare la rinascita verso le posizioni sportive che le competono, senza trascurare la sostenibilità aziendale.

Giuntoli, cinque anni di contratto

Insomma, prima ancora della firma sul contratto, delle foto di rito e delle dichiarazioni, Cristiano Giuntoli ha avvertito il senso di responsabilità per il compito che lo attende e per sviluppare il quale non ha a disposizione tutti i cinque anni dell’accordo: quelli serviranno per consolidare una ripartenza nella quale non è prevista la navigazione di piccolo cabotaggio, ma quella in mare aperto. La metafora marinara regge benissimo anche nell’analisi del nuovo e, finalmente dopo settimane di speculazioni e indiscrezioni, definitivo organigramma dell’area sportiva bianconera: quello, appunto, di un transatlantico da grandi rotte la cui lettura, peraltro, chiarisce assai bene gli equilibri politici, prima ancora che tecnici, che sono stati cristallizzati sulla tolda di comando.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...
1
Giuntoli, il segnale di Elkann e il ruolo di Calvo: il nuovo assetto Juve
2
Juve, il nuovo organigramma
3
La catena di comando Juve