Allegri illustra i progetti Juve: "Vlahovic, Pogba, modulo e mercato”

L’allenatore bianconero parla per la prima volta dopo le vacanze e illustra ambizioni e problematiche con cui i bianconeri devono confrontarsi
Allegri illustra i progetti Juve: "Vlahovic, Pogba, modulo e mercato”© Juventus FC via Getty Images

Abbronzato, concentrato, determinato: tutti questi aggettivi calzano a pennello a Massimiliano Allegri, vedendolo dirigere il primo allenamento in terra Usa, al Levi’s Stadium. E ascoltandolo mentre parla, dopo qualche settimana di vacanze, silenzi e confronti di mercato con il direttore tecnico Giuntoli e con il direttore sportivo Manna.

Altro che Arabia, Max guida il gruppo e si fa sentire, così come il suo nuovo vice Magnanelli che è già entrato a pieno regime nello staff. Concetti chiari per il tecnico livornese: «Ripartiamo con tutto il gruppo a disposizione, abbiamo qualche problemino fisico che è normale a inizio stagione. Poi abbiamo tutto il mese di agosto per sistemare la squadra, se ci sarà da sistemarla, altrimenti siamo al completo così. Con una squadra che, ricordiamolo, l’anno scorso è arrivata terza in campionato. Quindi bisogna cercare di ripartire nel migliore dei modi. Ora intanto bisogna sapere se giocheremo la Conference League oppure no, poi da lì valuteremo insieme alla società, insieme al direttore - riferimento a Giuntoli, che è a qualche metro di distanza - perché se giocheremo in Europa dovremo fare un tipo di rosa, se invece non disputeremo le Coppe allora dovremo costruirne un’altra».

Il polpo solitario

Ma qualche spina c’è, come non poter ancora vedere Paul Pogba allenarsi in gruppo: «Non avere avuto a disposizione un giocatore come Pogba è stata sicuramente una penalizzazione per la squadra, per tutti, nella passata stagione. Purtroppo momentaneamente sta svolgendo un lavoro differenziato per cercare di recuperare il prima possibile, ma ora non sappiamo quando è che potrà tornare ad allenarsi con il resto della squadra.

Gli altri sono acciacchi di inizio stagione. Non penso di poter utilizzare Paul nelle partite in tournée. Non si è praticamente mai allenato con il gruppo, sta facendo differenziato: sta procedendo bene, però anche l’anno scorso c’erano delle volte in cui procedeva bene e poi si è fermato. A vederlo correre mi sembra un po’ meglio, però da qui a giocare ce ne passa. Bisogna aspettare minimo un mese per vedere se sarà a disposizione della squadra».

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Così Allegri su Vlahovic

Parole che ricordano sinistramente diverse conferenze della passata stagione, con Pogba come tema principale. L’obiettivo dunque è averlo per la prima di campionato, ma i tanti condizionali di Allegri non lasciano ben sperare.

E poi c’è Vlahovic: Max tira di nuovo fuori la spettro della pubalgia, che aveva frenato DV9 per mesi: «Dusan stiamo cercando di gestirlo nel migliore di modi, non scordiamoci che alla fine della passata stagione si era fermato per un problema pubalgico, per cui adesso cerchiamo di non sovraccaricarlo per provare a portarlo fino alla migliore condizione possibile per l’inizio della stagione».

Modulo confermato

Avanti con il 3-5-2, anche se Allegri non esclude cambi in corsa o sorprese: «Stiamo lavorando per continuare quello che era stato portato avanti l’anno scorso, anche per le caratteristiche dei giocatori. Poi a volte le annate si cominciano in un modo e si finiscono in un altro: bisogna andare a migliorare quelle situazioni di gioco. Ci sarà sicuramente la crescita di quei giocatori che l’anno scorso hanno fatto bene, ma potranno fare meglio perché comunque erano al primo anno di Juventus, come Gatti, come Bremer stesso, come Fagioli, Miretti che nella seconda parte di stagione ha pagato un po’ di più rispetto a Fagioli. Poi abbiamo tanti altri ragazzi giovani che abbiamo avvicinato alla prima squadra e hanno ottime qualità. C’è da lavorare: dobbiamo mantenere il profilo basso, la stagione sarà difficile e lunga, ora concentriamoci in questo mese per preparare al meglio l’inizio di campionato. Il punto, ripeto, è vedere se giocheremo la Conference League oppure no».

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Mercato parlante

Allegri forse si aspetta qualche rinforzo, però non lo dice: «Non parlo mai di mercato? In realtà ne parlo tutti i giorni con il direttore…Valutiamo al meglio la squadra: se si può si migliora, ma se devono arrivare giocatori tanto per arrivare, no. Abbiamo dei calciatori validi, ottimi, che possono migliorare e crescere perché sono giovani o perché erano al primo anno in bianconero. Poi non scordiamoci che l’anno scorso è stato particolare, a livello mentale c’è stato tanto dispendio di energia. Questa stagione sarà completamente diversa: bisogna partire con fiducia».

Allegri, l'obiettivo: il ritorno in Champions

Una ripartenza che ha una missione chiara: tornare in Champions League, a ogni costo. «L’obiettivo con cui ripartiamo in campionato è fare il massimo, poi è normale che la Juventus debba puntare a rientrare in Champions: mi sembra che dall’anno prossimo i ricavi aumenteranno del 20-30 per cento, per cui per una società italiana poter giocare la Champions è molto importante sotto tanti aspetti. Senza penalizzazione l’avremmo giocata anche quest’anno, dato che saremmo arrivati terzi».

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Abbronzato, concentrato, determinato: tutti questi aggettivi calzano a pennello a Massimiliano Allegri, vedendolo dirigere il primo allenamento in terra Usa, al Levi’s Stadium. E ascoltandolo mentre parla, dopo qualche settimana di vacanze, silenzi e confronti di mercato con il direttore tecnico Giuntoli e con il direttore sportivo Manna.

Altro che Arabia, Max guida il gruppo e si fa sentire, così come il suo nuovo vice Magnanelli che è già entrato a pieno regime nello staff. Concetti chiari per il tecnico livornese: «Ripartiamo con tutto il gruppo a disposizione, abbiamo qualche problemino fisico che è normale a inizio stagione. Poi abbiamo tutto il mese di agosto per sistemare la squadra, se ci sarà da sistemarla, altrimenti siamo al completo così. Con una squadra che, ricordiamolo, l’anno scorso è arrivata terza in campionato. Quindi bisogna cercare di ripartire nel migliore dei modi. Ora intanto bisogna sapere se giocheremo la Conference League oppure no, poi da lì valuteremo insieme alla società, insieme al direttore - riferimento a Giuntoli, che è a qualche metro di distanza - perché se giocheremo in Europa dovremo fare un tipo di rosa, se invece non disputeremo le Coppe allora dovremo costruirne un’altra».

Il polpo solitario

Ma qualche spina c’è, come non poter ancora vedere Paul Pogba allenarsi in gruppo: «Non avere avuto a disposizione un giocatore come Pogba è stata sicuramente una penalizzazione per la squadra, per tutti, nella passata stagione. Purtroppo momentaneamente sta svolgendo un lavoro differenziato per cercare di recuperare il prima possibile, ma ora non sappiamo quando è che potrà tornare ad allenarsi con il resto della squadra.

Gli altri sono acciacchi di inizio stagione. Non penso di poter utilizzare Paul nelle partite in tournée. Non si è praticamente mai allenato con il gruppo, sta facendo differenziato: sta procedendo bene, però anche l’anno scorso c’erano delle volte in cui procedeva bene e poi si è fermato. A vederlo correre mi sembra un po’ meglio, però da qui a giocare ce ne passa. Bisogna aspettare minimo un mese per vedere se sarà a disposizione della squadra».

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