Kaio, i tre gol e quel pomeriggio allo Stadium cosa hanno significato?
«Un momento davvero felice della mia vita, perché sono stato male e ho avuto paura di non riuscire a tornare a certi livelli. Ci ho messo voglia, determinazione, tanto lavoro e sono tornato. Quindi sono contento di quel giorno allo Stadium: è un punto di partenza».
Tornando indietro a un anno e mezzo fa, da quel terribile infortunio, quali sono le sue riflessioni a calvario finito?
«Prima avevo una paura incredibile di farmi male al ginocchio. Sapevo che si trattava di un problema serio e che sarebbe stato difficile tornare in perfetta forma: quando è successo ho immaginato un sacco di cose brutte. E avevo paura che il ginocchio non si sarebbe più ripreso. Invece grazie a Dio adesso sto bene e ora voglio cambiare la storia e rifarmi con gli interessi».
Un sorriso 531 giorni dopo l’infortunio: è un Kaio diverso, più maturo?
«Dopo quello che ho passato, rispondo: sì, certo. Mi sento diverso, più maturo, più deciso in quello che voglio fare. Questa situazione, l’intervento e la riabilitazione, mi hanno aiutato a ragionare in maniera diversa, anche nella vita di tutti i giorni, non solo nel calcio».