Le ragioni di Bonucci e la "battaglia legale" contro la Juve
In parole povere una richiesta di risarcimento danni dovuta alla presunta mancanza delle adeguate condizioni di allenamento - sedute serali in orari differenti rispetto a quelli dei compagni, senza mai incontrare lo staff tecnico - e di preparazione a disposizione di Bonucci, che gli avrebbero arrecato danni di natura professionale e d’immagine. A tutto ciò si aggiunge il divieto di accedere a palestra, piscina e ristorante, o comunque senza la dovuta assistenza.
Dal punto di vista del calciatore, non si tratterebbe di una guerra personale contro la Vecchia Signora ma di un fatto di principio che potrebbe rappresentare un punto di svolta per altri giocatori che si trovano nelle stesse condizioni ma che non hanno la forza di reagire. Bonucci, che ritiene tutto ciò un fatto premeditato, ha però garantito che qualsiasi cifra dovesse ricevere da tale azione verrà devoluta a Neuroland, associazione che sostiene le famiglie dei bambini ricoverati nel reparto di neurochirurgia pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e Live Onlus, che attraverso il ricavato di aste di materiali appartenuti a sportivi di alto profilo acquista e dona defibrillatori da destinare a società sportive, scuole e comuni.
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