Fabio Miretti è una delle promesse più importanti della Juventus di Max Allegri. Il tecnico bianconero lo ha fatto esordire con la Vecchia Signora il 20 marzo 2022 in occasione della trasferta contro la Salernitana. Dopo il debutto da titolare in casa contro il Venezia, Max ha continuato a puntare sempre di più su di lui.
Intervistato dal canale ufficiale della Serie A, Miretti ha toccato diversi temi: "Il dna Juve è come dice il motto 'Fino alla Fine'. A Vinovo ci sono mille frasi dei giocatori più celebri che sono passati qua, cresci vedendo sui muri tutte le frasi come 'vincere non è importante ma è l'unica cosa che conta'. Ogni volta che scendi in campo senti addosso questa responsabilità, fin da ragazzino. Quando uno entra qua dentro non si aspetta di arrivare fino in fondo, anche perché incontrerai persone che ti diranno che ce la fa solo uno su tanti. Poi quando ti rendi conto che sei te quell'uno guardandoti indietro provi orgoglio".
Miretti, l'idolo Marchisio e gli assist
Il classe 2003 ha parlato dei suoi idoli bianconeri, uno su tutti Marchisio: "Un modello per tutti noi ragazzini che crescevamo, è stato uno di quelli che ha fatto tutto il percorso. Tutto il mondo Juve lo prendeva come punto di riferimento, poi io che facevo il centrocampista ancora di più". Sulle sue caratteristiche, Miretti ha spiegato: "Una buona tecnica, una buona visione di gioco, mi piace quando abbiamo la palla, costruiamo azioni importanti per andare a fare gol. Fare gli assist mi piace più che far gol, l'emozione che provi con un bell'assist è la stessa di quando realizzi una rete. Sul tabellino rimane il gol ma chi ha visto la partita si accorge dell'assist".