TORINO - La vicenda doping che vede coinvolto Paul Pogba si arricchisce di nuovi sviluppi che aprono, a loro volta, nuovi scenari per il futuro del centrocampista della Juventus. Nella giornata di venerdì le contronanalisi, svolte al laboratorio romano dell'Acqua Acetosa, hanno confermato la positività del francese del 20 agosto (giorno di Udinese-Juventus), ma con una novità: Pogba non è risultato positivo al testosterone sintetico ma al Dhea.
Dhea, l'ormone della giovinezza
Il Dhea, ovvero il deidroepiandrosterone, è noto anche come "ormone della giovinezza". Prodotto dalle ghiandole surrenali, è l’ormone steroideo maggiormente presente nel corpo umano. Il Dhea è un contaminatore classico di decine di prodotti contro l'invecchiamento e per il miglioramento della forza muscolare e, soprattutto, non sempre indicato nelle etichette dei prodotti. Si tratta di un androgeno più potente e moderno del testosterone che l’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) ha proibito da una decina di anni. I metaboliti prodotti sono gli stessi del testosterone.
Il referto finale delle controanalisi riporta "testosterone e suoi metaboliti". Testosterone e Dhea producono gli stessi metaboliti ecco il perché della dicitura in quanto non esiste una procedura Wada specifica per la classificazione del prodotto. È stato possibile stabilire con precisione la sostanza dopante in sede di controanalisi grazie all’identificazione degli atomi di carbonio.