Olivieri, la Juve e l’esordio in Champions: “Mi hanno insegnato a…”

L'attaccante del Venezia, in prestito dai bianconeri, ha parlato della sua esperienza in Next Gen e dell'esordio in Serie A e Champions League con Sarri

Quando si dice che la Juventus ti resta impressa nella mente, non è una banalità. A confermarlo ci ha pensato Marco Olivieri, attaccante del Venezia in prestito proprio dai bianconeri. Con la Next Gen si è formato ed è cresciuto, prima del giro di prestiti, l'ultimo al Perugia la scorsa stagione. Con la Vecchia Signora nell'anno di Sarri ha debuttato anche in Serie A contro il Genoa e in Champions League con il Lione. Traguardi che ancora oggi custodisce: "Ne faccio tesoro, non arrivi qui per caso" - ha detto in conferenza stampa.

Olivieri, l'esperienza alla Juventus e il Venezia

Queste le parole dell'attaccante: "Qualsiasi bambino che vede la prima volta il pallone ha il sogno di giocare in Champions League. Ho avuto la fortuna di farlo e faccio tesoro di quella esperienza. La Juventus è una delle prime cinque squadre al mondo, devi stare sul pezzo e se sei lì non è per caso. Mi hanno sempre insegnato a migliorare e a lavorare, poi arrivano i risultati. Ho poi fatto tesoro dei compagni e delle esperienze, c’è gente che pagherebbe per imparare da giocatori del genere, ho preso tanti spunti”. Ora al Venezia non sta giocando molto, a causa anche della condizione fisica da recuperare e l'infortunio di inizio stagione non lo ha di certo aiutato: Ero un po’ arrabbiato, non è bello chiaramente farsi vedere e poi scomparire per un mese, però fa parte del mestiere. Sono carico, non vedo l’ora di aiutare mister e squadra”.

Poi ha precisato: “Ho lavorato un mese con il preparatore, vengo da un anno con diversi problemi muscolari frutto di situazioni forse un po’ affrettate per giocare, delle volte l'ho fatto anche stando male, il mio corpo un po’ ne ha risentito. Appena sono arrivato qui ho trovato carichi diversi, a Torino ero fuori rosa quindi grossi lavori non ne avevo fatti in estate. Ora mi sento bene". Un retroscena sull'arrivo al Venezia: “Il direttore mi aveva già cercato a gennaio dell’anno scorso ma non si era concretizzata. Sono arrivato in una squadra che ha uno dei reparti offensivi più importanti della Serie B, bisogna sempre stare sul pezzo. Meglio così, perché delle volte magari ti rilassi, qua siamo in cinque, tutti forti e questo fa bene, il confronto con gli altri ti fa crescere". Infine sui punti di riferimento: “Mi piace molto Lautaro Martinez. Idolo da bambino? Forse Ibrahimovic visto il carisma”.

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