Da De Paul e Hojbjerg a Neves e Vermeeren: mercato Juve bollente a gennaio

Alla corsa per le posizioni di vertice si uniscono le esigenze di mercato: l'ex Udinese osservato speciale

Le previsioni annunciano un inverno piuttosto caldo su Torino. Ma – almeno in questo caso – il riscaldamento globale non c’entra. Il clima in questione è quello che permea l’aria della Continassa, dove la Juventus lavora a 360° per costruire un futuro vincente che sia più imminente possibile. Persino immediato, magari. Una prospettiva che però, appunto, impone al club bianconero di riscoprirsi… rovente anche nei mesi più rigidi dell’anno.
Il primo tavolo su cui si gioca la partita invernale della Juventus è quello del mercato, naturalmente, a maggior ragione dopo che vicende extra-campo hanno depennato i nomi di Pogba e Fagioli dall’organico a disposizione di Allegri. Per alimentare le ambizioni della squadra, infatti, alla sessione invernale il tecnico chiede un paio di rinforzi. Uno se non due in mezzo al campo, dove allo stato attuale l’emergenza è quantitativa ancor prima che qualitativa. Eventualmente uno, a fronte di un esborso estremamente contenuto, in attacco. E, in questo senso, nella giornata di ieri è stata registrata la candidatura di Douglas Costa, ex di turno che al pari di Bernardeschi si è proposto per un ritorno in bianconero, incassando però una reazione piuttosto tiepida dalla Continassa.

Scouting e nomi

Nel quartier generale della Juventus, infatti, la priorità al momento è quella di “giocare” al meglio le coppe, anche nell’anno che vede i bianconeri sul divano negli infrasettimanali europei. Sul divano o, in alternativa, in tribuna. L’area tecnica e quella scouting stanno infatti setacciando il Vecchio Continente alla ricerca dei profili giusti per rinforzare la rosa, oggi come domani. Nella serata di ieri, in particolare, è stata monitorata con attenzione la sfida tra Celtic e Atletico Madrid che ha visto scendere in campo Rodrigo De Paul, il nome più caldo nel taccuino di Giuntoli in vista di gennaio. L’argentino rappresenta infatti l’identikit ideale, per caratteristiche tecniche e per livello di rendimento: la Juventus, tradotto, cerca un centrocampista dalle spiccate doti offensive e che sia pronto subito. Il problema riguardo l’ex Udinese, semmai, riguarda il prezzo, motivo per cui non va accantonata l’opzione Hojbjerg qualora il Tottenham aprisse al prestito. Medesima formula cui punta la Juventus con i colchoneros: trasferimento temporaneo a gennaio con riscatto obbligatorio in caso di qualificazione in Champions a fine stagione.
Ma emissari bianconeri sono stati intercettati anche martedì sera al Da Luz per Benfica-Real Sociedad, dopo che i lusitani erano stati visionati direttamente da Giuntoli a San Siro contro l’Inter, mentre altri hanno monitorato ieri sera Anversa-Porto, a tre settimane di distanza dalla partita dei belgi con lo Shakhtar “coperta” dal vivo. Nel mirino, in questo caso, rispettivamente il regista Joao Neves, classe 2004, e il mediano Arthur Vermeeren, classe 2005. Perché all’inverno segue poi l’estate, e tutto l’ambiente attende dal neo direttore tecnico almeno un colpo... alla Giuntoli.

In campo

Il secondo tavolo di gioco, invece, è il tappeto verde che ha appena visto i bianconeri espugnare San Siro grazie al gol di Locatelli. Anche in questo caso, infatti, i mesi invernali saranno piuttosto caldi, con la squadra chiamata a confermarsi ai vertici della classifica per poter coltivare sogni di gloria in primavera. Dopo i 7 punti su 9 negli scontri diretti con Lazio, Atalanta e Milan, i bianconeri da qui a Natale se la vedranno anche con Inter e Napoli, ma in entrambi i casi all’Allianz Stadium, dove le prossime due avversarie attese sono le più abbordabili Verona e Cagliari. Appuntamenti da non fallire per portare a gennaio la colonnina di mercurio sui livelli del miglior agosto.

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