Allegri, mossa a sorpresa contro il Cagliari? Il pensiero è a Juve-Inter…

L'allenatore bianconero si prepara alla sfida contro la squadra di Ranieri, ma la testa è rivolta anche al derby d'Italia di domenica 26
Juventus 84 punti in 41 partite (senza il -10): 41 nella stagione passata e 43 in quella in corso.© Getty Images

Se gli attaccanti sono sotto il limite del minimo sindacale come produzione di gol (Vlahovic 4, Chiesa 4, Milik 2, Kean e Yildiz al palo), la difesa bianconera si conferma partita dopo partita il valore aggiunto della Juventus made in Massimiliano Allegri. Certo, vale il detto e il principio per cui si difende in undici e i primi a rompere il gioco avversario sono proprio le punte ma per arrivare a questi valori assoluti occorre disporre di marcatori forti oltre che concentratissimi: nel complesso zero gol presi nelle ultime sei partite e uno score assoluto di 6 reti subite (il top alla pari con l’Inter) grazie anche alla volontà di aiutarsi uno con l’altro, con le antenne dritte per scattare in soccorso se un compagno è finito in difficoltà...

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Il tridente...della difesa

E allora si può dire che il tridente d’effetto la Juventus ce l’ha davanti a Szcsesny, con un pacchetto che funziona a prescindere dagli interpreti: da Gatti-Bremer-Danilo con cui si è partiti a Gatti-Bremer-Rugani dopo l’infortunio del capitano. Per non parlare del regista Locatelli, che a generosità non lo batte nessuno come testimoniano certi suoi contrasti rimpallare i tiri al limite dell’area degli incursori avversari. Una Juve blindata grazie anche al suo spirito d’acciaio come dimostra il fatto che ad eccezione della serata matta di Szczesny a casa del Sassuolo, in cui ebbe la responsabilità di tre gol su 4, nelle altre dieci partite disputate la Juve ha incassato appena due gol: quelli di Ferguson nell’1-1 col Bologna e di Luis Alberto nella gara con la Lazio vinta a Torino 3-1.

Insomma, è durissima per gli avversari cercare di fare male alla Vecchia Signora che in assoluto è la squadra che concede meno pericoli veri al proprio portiere: nella classifica specifica appena 7,78 xgol, che sono tiri o occasioni da rete chiare, e questo nonostante il fatto che si trovi al 10° posto dei tiri concessi (135 in totale). La lettura di questi dati ci porta a comprendere che la Juve se ti fa tirare te lo consente se sei lontano dalla porta o posizionato in una zona del campo che per segnare serve un golasso...

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La vittoria di Firenze

L’ultima vittoria di Firenze, in cui la squadra ha concesso circa il 70% del possesso palla all’avversario, è stata la prova regina della graniticità di una Juventus che sta crescendo molto anche in autostima oltre che nella disciplina tattica. Una maturità tale da permettersi di aspettare con calma che gli altri cerchino di segnare per poi beffarli. Con il Cagliari è attesa una gara diversa, con la Juve verosimilmente nei panni della VIola, ovvero a condurre il gioco. La costante sulla carta sarà invece la difesa, vogliosa di calare il settebello.

Huijsen, la mossa a sorpresa

E a proposito di difesa, non si può escludere che contro i sardi non trovi spazio dall’inizio Huijsen: con Gatti in diffida e l’Inter come prossima avversario, rischiare di non averlo contro i nerazzurri per un ammonizione rimediata sabato senza la certezza del recupero di Danilo, alle prese con una lesione muscolare profonda che induce alla massima prudenza, apre l’interrogativo. L’olandese per non sbagliarsi spinge al massimo in allenamento e punta al battesimo da titolare dopo essere stato ufficialmente inserito in prima squadra insieme a Yildiz.

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Se gli attaccanti sono sotto il limite del minimo sindacale come produzione di gol (Vlahovic 4, Chiesa 4, Milik 2, Kean e Yildiz al palo), la difesa bianconera si conferma partita dopo partita il valore aggiunto della Juventus made in Massimiliano Allegri. Certo, vale il detto e il principio per cui si difende in undici e i primi a rompere il gioco avversario sono proprio le punte ma per arrivare a questi valori assoluti occorre disporre di marcatori forti oltre che concentratissimi: nel complesso zero gol presi nelle ultime sei partite e uno score assoluto di 6 reti subite (il top alla pari con l’Inter) grazie anche alla volontà di aiutarsi uno con l’altro, con le antenne dritte per scattare in soccorso se un compagno è finito in difficoltà...

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