Allegri e Giuntoli, piedi per terra
C’è poi chi, come un vigile del fuoco, deve spegnere le fiamme dell’entusiasmo, per ruolo e per attitudine: ogni tanto ci pensa la dirigenza, in particolare con Giuntoli, a riportare l’obiettivo bianconero al quarto posto, ovvero l’ultimo utile per qualificarsi alla prossima Champions League. Ma il primo a tenere i suoi giocatori con i piedi per terra è Massimiliano Allegri.
Divertente, in questo senso, il siparietto con Mediaset dopo la partita con l’Inter. E soprattutto dopo che gli vengono riportate le dichiarazioni di Rabiot che parla, appunto di scudetto: «È una Juve che esce più consapevole da questa gara. Una Juve che però deve rimanere con i piedi per terra: venerdì andremo a giocare con una squadra che ci ha tolto sei punti l’anno scorso e alla quale non abbiamo fatto nemmeno un gol. Quindi dobbiamo prepararci con calma, recuperare le energie per il Monza. Rabiot parla di scudetto e io invece no? Perché loro sono in uno spogliatoio e io in un altro e non so cosa dicano tra di loro. Ma l’importante è quello che dico io... E io dico che bisogna arrivare tra i primi quattro posti».
Quella di Allegri non è solo pretattica o scaramanzia, quanto piuttosto fine psicologia. Ma sotto sotto la stessa consapevolezza che ha la squadra, senza voli pindarici, alberga anche nell’animo dell’allenatore.