Phillips-Juve, vicini per un motivo: cosa ne pensano Giuntoli, Manna e Allegri

La partita con il Genoa ha certificato ulteriormente l'importanza di Rabiot nel centrocampo bianconero: le possibili alternative che valuta il club sul mercato

La fredda serata di venerdì a Genova non è stata solo quella del rigore ceduto da Vlahovic a Chiesa, né solo quella del fallaccio da rosso di Malinovskyi a Yildiz e nemmeno solo quella del fallo di mano di Bani non rilevato dal Var. Per la Juventus è stata soprattutto la partita in cui è emersa in maniera chiara l’importanza capitale di Rabiot negli equilibri tecnico-tattici della squadra di Allegri. Non ce ne era bisogno, nel senso che già da prima si sapeva quanto fosse corta la coperta in caso di assenza del francese, perché un altro con quelle caratteristiche in rosa non c’è: la partita con il Genoa ha certificato la partita con il Genoa ha certificato ciò che era già ovvio in partenza. Il problema è che una alternativa a Rabiot è difficile da pescare sul mercato in estate, figuriamoci a gennaio. E chi ha quelle caratteristiche, costa tanto.

Serve un colpo a centrocampo

Un esempio? Khephren Thuram, il fratello di Marcus e figlio di Lilian: resta il preferito di Giuntoli e Manna, ma è un’operazione costosa e a gennaio non fattibile. Si può provare ad anticipare un affare estivo (come Colpani) ma serve almeno una cessione. Altrimenti bisogna valutare l’opportunità. E alla voce opportunità di mercato è ascrivibile la pista che porta a Phillips: se ne parla da un po’, ma finora la Juventus non ha affondato il colpo.

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Phillips, cosa ne pensa Allegri

I motivi sono molteplici: non è un calciatore, per qualità tecniche e tattiche, in grado di entusiasmare Allegri e dunque il tecnico andrebbe convinto; non ha esperienza in Serie A e dovrebbe in breve tempo adattarsi a un campionato nuovo (oltre alla lingua, che però è un problema relativo); arriverebbe, Phillips, per trovare spazio con l’idea di far parte dell’Inghilterra all’Europeo 2024 e la Juventus ha faticosamente trovato un equilibrio; i bianconeri hanno bisogno di un elemento in grado di sostituire Rabiot e il centrocampista del City non è quel tipo di giocatore.

Mercato Juve: perché conviene Phillips

Il motivo che potrebbe spingere l’inglese a Torino a gennaio è invece solo uno: la fattibilità economica dell’operazione. Phillips vorrebbe restare in Premier, per convincere Southgate a convocarlo, ma pur di salutare Manchester e avere più spazio è disposto a valutare ogni soluzione: l’accordo tra club e giocatore, insomma, è facilmente trovabile. Discorso diverso tra le società. Nel senso che la Juventus non si accontenterebbe di un prestito gratuito secco, senza impegno: l’idea è chiedere un aiuto per il pagamento dello stipendio. Da gennaio a giugno, metà i bianconeri e metà il City, al 50 per cento: si può trattare, appunto. Ma prima va convinto Allegri che ha più volte sottolineato quanto sia preferibile non modificare l’assetto trovato (di squadra e di spogliatoio) in assenza di un rinforzo in grado di elevare la qualità dell’organico nell’immediato e in grado di inserirsi in punta di piedi nel gruppo. Le missioni in Inghilterra di Giuntoli e Manna saranno destinate ad aumentare nelle prossime settimane, anche per capire se Iling Jr è ancora un obiettivo concreto del Tottenham.

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La fredda serata di venerdì a Genova non è stata solo quella del rigore ceduto da Vlahovic a Chiesa, né solo quella del fallaccio da rosso di Malinovskyi a Yildiz e nemmeno solo quella del fallo di mano di Bani non rilevato dal Var. Per la Juventus è stata soprattutto la partita in cui è emersa in maniera chiara l’importanza capitale di Rabiot negli equilibri tecnico-tattici della squadra di Allegri. Non ce ne era bisogno, nel senso che già da prima si sapeva quanto fosse corta la coperta in caso di assenza del francese, perché un altro con quelle caratteristiche in rosa non c’è: la partita con il Genoa ha certificato la partita con il Genoa ha certificato ciò che era già ovvio in partenza. Il problema è che una alternativa a Rabiot è difficile da pescare sul mercato in estate, figuriamoci a gennaio. E chi ha quelle caratteristiche, costa tanto.

Serve un colpo a centrocampo

Un esempio? Khephren Thuram, il fratello di Marcus e figlio di Lilian: resta il preferito di Giuntoli e Manna, ma è un’operazione costosa e a gennaio non fattibile. Si può provare ad anticipare un affare estivo (come Colpani) ma serve almeno una cessione. Altrimenti bisogna valutare l’opportunità. E alla voce opportunità di mercato è ascrivibile la pista che porta a Phillips: se ne parla da un po’, ma finora la Juventus non ha affondato il colpo.

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