Yildiz e Vlahovic da fenomeni, la Juventus soffre ma vince a Frosinone

Il talento bianconero apre il match con un gran gol, poi Baez la riprende e il serbo la decide tra le urla di Allegri. Cosa va e cosa non va nei bianconeri che stanno in scia all'Inter
Yildiz e Vlahovic da fenomeni, la Juventus soffre ma vince a Frosinone© LAPRESSE

TORINO - Una perla di Yildiz, al primo gol in Serie A nell’esordio da titolare, e un colpo di testa di Vlahovic da vero bomber consentono alla Juventus di vincere una difficile partita che le permette di rimanere in scia dell’Inter e di mantenere rassicurante la distanza dal quanto posto. Una gara complicata già di suo che si è ulteriormente impermalosita per gli infortuni (Alex Sandro e Locatelli) e dopo il pari di Baez.

Allegri e le allegrate Juve

Allegri, dopo le scelte iniziali, l’ha ribaltata con i cambi. soprattutto grazie alla velocità di Iling e alla staffetta del gol Yildiz-Vlahovic. Se era atteso l’impiego di Yildiz, soprattutto in conseguenza del forfait di Chiesa, con il ballottaggio Milik-Vlahovic vinto dal polacco, ha stupito la scelta di lasciare a riposo Gatti, evidentemente troppo carico per il ritorno a Frosinone anche in virtù della diffida (che ha colpito Cambiaso, fuori contro la Roma), al cui sto è stato piazzato Danilo. Un ingresso comunque dilazionato solo di 27 minuti per l’infortunio di Alex Sandro.

La Juventus era già in vantaggio in virtù della perla di Yildiz al 12’, quando l’attaccante turco ha saltato quattro uomini per poi concludere in gol sul palo di Turati per un memorabile primo gol in Serie A. Impresa individuale, ma anche frutto di un buon avvio della Juventus che aveva già costruito un paio di buone opportunità sulla destra (clamorosa quella al 7’ con Romagnoli ad anticipare Milik) e in buon pressing alto: lo stesso che ha permesso di recuperare il pallone, girato male in rimessa da Turati, da cui è nato il vantaggio bianconero. Un gol che ha indotto la Juve ad abbassare un poco il baricentro per attendere e ripartire, in controllo agevole con alcune occasioni costruite: ghiotte quelle sbagliata ditta da Danilo a 33’ e soprattutto da Kostic al 38’. Ultima fiammata prima di concedere troppo finale di tempo al Frosinone.

Il Frosinone sembra la Juve, Vlahovic c'è

Il preludio al gol del pari in avvio ripresa (al 6’) quando Kostic (soprattutto: una dormita che, unita al gol sbagliato nel primo tempo, gli costa il cambio con Iling-Junior) e Danilo non leggono con tempismo l’inserimento di Baez che batte Szczesny in uscita con un preciso rasoterra. Allegri prova a rimetterla in sesto con i cambi (obbligato, per indisposizione, quello di Nicolussi Caviglia per Locatelli) e con l’inserimento di Vlahovic al posto della rivelazione Yildiz.

Ma l’occasione vera è ancora per il Frosinone con un tiro a giro di Soulé che sfiora il palo più lontano. Il segnale risveglio bianconero arriva al 18’ con la girata di Vlahovic che però calcia debolmente e centrale dopo essersi liberato bene al limite dell’area piccola. Ma è un fuoco di paglia, micio come il tiro del serbo: tocca a Szczeesny volare per salvare su Harroui. A cui risponde la sforbiciata di McKennie che si stampa sulla traversa. Il preludio al colpo di testa, stavolta bellissimo e vincente su cross dell’americano, di Vlahovic che gira il pallone nell’angolo più lontano. Peccato sia stato un poco impaziente nello scattare sul lancio di Illing: poi centimetri di fuorigioco che gli sono costati il raddoppio. Ma non peserà sul match: anzi, per lui e per la classifica a pesare tantissimo è quello prima, di gol.

Juve i voti dei top e il flop Kostic

In conclusione: Yildiz, Vlahovic, Szczesny meritano un voto altissimo. Ma anche McKennie per la costanza e i passaggi decisivi. Giornata povera invece per Kostic.

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