Vi ricordate quando si diceva che Adrien Rabiot era scarso e gli davano troppi soldi? Sì, vero, fa sorridere. Oggi ancora di più, perché il gol con cui ha firmato la vittoria sulla Roma e il rilancio della Juventus a due punti dall’Inter lo confermano in modo definitivo come il leader tecnico della Juventus di questa stagione. Il che è emblematico di cosa sia questa Juventus e di come si possano sbagliare completamente i giudizi.
Perché sì, questa Juventus non è un’affascinante creatura di calcio moderno, ma un sostanzioso gruppo di gente che ci crede, corre, combatte e ha trovato quello spirito che fa la differenza. E, sì, i giudizi si sbagliano, ma è anche vero che le cose cambiano. È vero, cioè, che Rabiot non è scarso come veniva descritto nelle sue prime tre stagioni alla Juventus, ma quel Rabiot era molto diverso da quello di oggi. Certo, si avesse meno fretta di stroncare o esaltare, si potrebbero esprimere pareri più saggi, ma viviamo in un’epoca di giudizi universali quotidiani, il cui gorgo infernale si inghiotte tutto tranne l’aggettivazione iperbolica.