Si scrive Inter-Juventus, ma si legge Lautaro contro Vlahovic. Il meglio a livello realizzativo in A. Una sfida nella sfida che può decidere il Derby d’Italia e assegnare già un pezzo di scudetto. Altrettanto decisivo il duello tra i portieri con più clean sheet stagionali (Sommer e Szczesny). Chi meglio di un grande numero uno del passato come Giovanni Galli per giocare in anteprima le sfide a distanza tra i grandi protagonisti.
Iniziamo col duello tra i bomber. Quanto conta Lautaro Martinez nell’Inter?
«Tantissimo. È il giocatore chiave. Lautaro è diventato il leader della squadra, ha raggiunto la piena maturità. Merito della fascia da capitano: da quando la indossa, si sente più responsabile e ha preso a cuore il progetto interista. In più quest’anno ha trovato in Thuram il compagno di reparto ideale per rendere al massimo. Il francese fa il lavoro sporco, corre e lavora per lui: così Lautaro rimane più fresco negli ultimi 16 metri. Ormai il Toro è uno da 22-25 gol garantiti tutti gli anni».
La Juve risponde con Vlahovic che negli ultimi 2 mesi è tornato a livelli stellari.
«Ho un debole per Dusan. Lo conosco bene dai tempi di Firenze, è straordinario. Vlahovic ha tutto: fame, fisico, velocità e un sinistro che fa male. Quando calcia in porta, infatti, per un portiere non è di facile lettura il suo tiro. E poi il serbo è forte anche di testa. Ora sta bene fisicamente ed è finalmente tornato a essere il giocatore della Fiorentina. Messi da parte gli acciacchi e la pubalgia che l’hanno tormentato per un anno, sta venendo fuori alla grande per quello che è: un campione».