Considerata l’età, dove può arrivare Dusan?
«Forse potrà sembrarle una provocazione, ma per me non lo è poi così tanto: se fossi in Guardiola e mi dicessero ‘faresti lo scambio tra Vlahovic e Haaland’ io lo farei tranquillamente. Dusan non ha niente da invidiare al norvegese. Alla Juve deve sfruttare le poche occasioni che gli capitano; perché i bianconeri non sono una squadra che non macina gioco come il City che ha 10 occasioni a partita. Eppure Vlahovic è già a quota 12 gol nonostante tutto. Mi piacerebbe vederlo in una squadra più offensiva. Se fosse al Manchester City, farebbe anche lui 50 gol a stagione come Haaland. Ne sono certo».
In cosa Lautaro è superiore a Vlahovic?
«L’argentino è più micidiale in area di rigore. Il pallone sembra che vada a cercarlo. Lautaro è bravissimo nel posizionarsi: fa sempre le scelte giuste. Sotto porta è un cecchino».
E cos’ha invece il serbo in più dell’interista?
«Dusan ha quel sinistro malandrino che lo rende mortifero anche dalla distanza. Soprattutto sulle punizioni, dove spesso e volentieri fa male ai portieri avversari. Ha più potenza, ma deve migliorare col destro. Considerata l’età Vlahovic ha tutto per essere un top player come lo è già Lautaro».
Veniamo ora alla sua specialità, i portieri: Sommer a Milano ha cancellato in fretta il ricordo di Onana…
«Lo svizzero è arrivato in sordina, ma è forte. È uno che fa di necessità virtù. Non ha, infatti, una grande struttura fisica, ma è bravissimo nella lettura delle azioni. Doti principali? La reattività: tra i pali ha l’agilità di un gatto. Sommer è uno che parla poco, ma porta diversi punti».
Da Vlahovic a Dorgu: Corvino ne piazza un altro