Buffon: "Ritiro? Ecco quando l'ho deciso"
L'attuale capo delegazione della Nazionale ha parlato poi della decisione di ritirarsi dal calcio giocato: "Ho deciso di smettere nel momento esatto in cui a Cagliari mi sono stirato il polpaccio nello spareggio playoff. Era la seconda volta in un anno e ho capito che era meglio fermarsi. Sono infortuni che a una certa età si ripetono nel tempo e con questa discontinuità, tra l'allenarsi e trovare la routine, ho sentito che mi divertito ancora sì, ma non giocando a singhiozzo".
Buffon: "C'è un errore che non rifarei"
Buffon ha quindi rivelato un suo rimpianto: "Mi piace pensare che la mia imperfezione dia agli altri un'idea di umanità e mi renda vicino alla gente. Di errori ne ho fatti parecchi, soprattutto quando ero giovane. Quello di cui vado meno orgoglioso è di essermi comprato a 18 anni il diploma, non lo rifarei perché c'è una nota di scorrettezza e scorciatoia e io non sono mai stato uno da scorciatoie". Infine sulla scelta di fare il portiere: "Nella mia squadra dilettantistica giocavo centrocampista, ma con amici mi cimentavo anche da portiere e di tanto in tanto mi riuscivano cose fuori dal comune. Questa cosa l'aveva osservata bene mio padre. Solo che a me piaceva fare goal, esultare, determinare la partita e quando sei bimbo determinarla significa fare goal, non evitarlo. Ho deciso di fare il portiere dopo l'infatuazione per N'Kono, ma all'inizio doveva essere solo un prendersi un anno di riposo e soddisfare una curiosità".