Juve, il caso Suarez e il dossieraggio: così fu montata la gogna mediatica

L'inchiesta di Perugia scoperchia la diffusione illegale ai media di elementi delle indagini con il coinvolgimento dei dirigenti juventini, estranei ai fatti. E su Gravina...

Occupa sempre più spazio sui media nazionali la vicenda dei "dossier illegali", oggetto dell'indagine della Procura di Perugia. E c'entra anche il calcio, con fatti legati a Gabriele Gravina e altri alla Juventus. Quali? Proviamo a capire.

Gravina è stato oggetto delle cosiddette indagini illegali, operate da un pm e da un ufficiale della Guardia di Finanza, attraverso la consultazione abusive di banche dati riservate. Da queste indagini che, in teoria, non sarebbero dovute avvenire, è però scaturita un'indagine autentica della Procura di Roma, legata a tre elementi: la gara per la vendita dei diritti tv della Lega Serie C, di cui era presidente, nel 2018; la compravendita di libri antichi (di cui Gravina è collezionista) che avrebbe fruttato il denaro per l'acquisto di un appartamento a Milano. Tutti elementi che, in questo momento, non vedono neppure indagato, dai pm di Roma, il presidente della Figc e che quindi potrebbero svanire nel nulla. L'inchiesta, questa volta "vera" e autorizzata, è tuttavia in corso, anche se partita da informazioni ottenute illegalmente.

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Il retroscena sulla Juventus

La parte che riguarda la Juventus è invece un retroscena che fa infuriare gli ex dirigenti bianconeri: perché l'indagine sul dossieraggio ha fatto emergere un fatto importante sulla vicenda Suarez. La Juventus venne coinvolta, ma nessuno dei suoi dirigenti è mai andato a processo o è stato accusato di qualche reato. Tuttavia, documenti delle indagini e numerose intercettazioni che coinvolgevano i dirigenti bianconeri, erano state diffuse ai media.

Oggi sappiamo come: i file erano stati sottratti illegalmente e distribuiti a una serie di giornalisti per la pubblicazione. Il risultato fu una gogna mediatica per quei dirigenti che risultarono alla fine estranei ai fatti. Ma l'estraneità non finì in prima pagina come le intercettazioni...

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Occupa sempre più spazio sui media nazionali la vicenda dei "dossier illegali", oggetto dell'indagine della Procura di Perugia. E c'entra anche il calcio, con fatti legati a Gabriele Gravina e altri alla Juventus. Quali? Proviamo a capire.

Gravina è stato oggetto delle cosiddette indagini illegali, operate da un pm e da un ufficiale della Guardia di Finanza, attraverso la consultazione abusive di banche dati riservate. Da queste indagini che, in teoria, non sarebbero dovute avvenire, è però scaturita un'indagine autentica della Procura di Roma, legata a tre elementi: la gara per la vendita dei diritti tv della Lega Serie C, di cui era presidente, nel 2018; la compravendita di libri antichi (di cui Gravina è collezionista) che avrebbe fruttato il denaro per l'acquisto di un appartamento a Milano. Tutti elementi che, in questo momento, non vedono neppure indagato, dai pm di Roma, il presidente della Figc e che quindi potrebbero svanire nel nulla. L'inchiesta, questa volta "vera" e autorizzata, è tuttavia in corso, anche se partita da informazioni ottenute illegalmente.

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