Juventus-Atalanta non è Allegri contro Gasperini, quantomeno non è solo questo. Tuttavia definirli due allenatori agli antipodi non è sbagliato. Domani c’è in palio una fetta di corsa al posto in Champions League e allo Stadium si vedranno due squadre diametralmente opposte sul piano del gioco, della filosofia, della preparazione. La classifica dice che è il Gasp ad avere più bisogno dell’ossigeno garantito da punti pesanti in trasferta con una diretta concorrente.
Allegri-Gasperini, sfida tra mondi
Però la marcia bianconera delle ultime settimane, con quattro punti raccolti nelle ultime cinque partite, racconta un’altra storia: la soglia dei 70 punti, indicata da Allegri come quella necessaria per avere la certezza del posto Champions, è abbastanza vicina, ma non ancora a un passo. E con questo ritmo le incertezze aumenterebbero: serve perciò una dimostrazione di forza, quantomeno nel risultato, contro una squadra ormai top in Serie A come la Dea per dare una spallata, se non definitiva almeno significativa. Tra Max e Gasp è una sfida di mondi diversi, ma è anche uno strano incrocio con il futuro della panchina bianconera. No, Gasperini - che nella Juve ha mosso passi importanti da allenatore alla guida di una Primavera vincente di un po’ di anni fa - non è un candidato, anche se da tempo lo sogna.