TORINO - Con ancora undici partite di campionato da disputare e la “mezzalite” che ha colpito il centrocampo della Juventus (per diverse ragioni indisponibili Pogba, Fagioli, Rabiot, Alcaraz e forse ancora McKennie) ecco che per Fabio Miretti la stagione potrebbe cambiare colore. Rispetto all’altro anno in cui è esploso, il ventenne di Saluzzo raramente ha rispettato le aspettative, risultando troppe volte impreciso e in affanno nel tenere il ritmo delle mediane avversarie particolarmente dinamiche.
Certo, da lui ci si aspetta soprattutto la giocata di qualità, la verticalizzazione, ma sinora la luce non si è accesa così frequentemente. Non a caso Allegri dopo avergli dato fiducia a inizio campionato lo ha utilizzato di meno. E da quando è arrivato Alcaraz a fine gennaio, lo spazio si è ulteriormente ridotto. Ma la serie di infortuni che ha colpito i colleghi di centrocampo ha permesso al ragazzo di giocarsi il jolly e lo ha fatto nel migliore dei modi, a Napoli, dove il Signor Max lo ha schierato titolare insieme proprio ad Alcaraz e Locatelli.