Per tornare vera Juve può arrivare una spinta da 170 milioni: è ciò che si aspetta il club bianconero, ma devono incastrarsi vari ingranaggi, non tutti dipendenti dai risultati sul campo. Ma cominciamo da qui, dalla squadra: oggi alle 18 quello con l’Atalanta è un vero e proprio spareggio per la Champions League. Anzi, meglio: è l’opportunità per la Juventus di tagliare fuori una diretta concorrente, di fatto scavando un solco difficilmente colmabile nelle restanti partite di campionato. In ballo c’è una fetta importante di bilancio da sistemare: infatti, nel passivo dell’ultima semestrale bianconera, il peso dei mancati introiti da qualificazione alla Champions League si sono sentiti, eccome.
Qualificazione Champions da centrare
La Juventus aveva calcolato 60 milioni, quelli a disposizione per la prossima edizione saranno di più, perché la rivoluzionata formula della competizione Uefa è ancora più grande, per partecipanti e numero di partite, e dunque ancora più ricca. Si calcola che una stagione di Champions League possa portare nelle casse juventina una cifra non distante dagli 80 milioni: ossigeno puro per il club, escluso in questa stagione nonostante la conquista del posto sul campo. Serve un ultimo sforzo alla squadra di Allegri per centrare l’obiettivo: non l’unico dell’annata, perché la Juventus è ancora in corsa per sollevare al cielo la Coppa Italia, ma si tratterebbe di un titolo non significativo dal punto di vista economico, bensì importante per arricchire una bacheca che non accoglie nuovi trofei dal 2021, dunque da prima dell’Allegri bis.