«Quando dicono che la Juve deve vincere lo Scudetto, tanti ripetono un luogo comune, perché siamo abituati a vederla in cima. Quest’anno però l’organico non è così di alto livello per puntare alla vetta. Allegri sta facendo un grandissimo lavoro, lanciando tanti giovani. La Juventus ha sempre avuto grandi giocatori di rilievo internazionale che ora mancano. Non vedo fuoriclasse in questa rosa». Firmato Stefano Capozucca, attuale ds della Ternana e in passato uomo-mercato del Genoa, dove ha lanciato i tecnici che oggi vanno più di moda in Serie A. Da Motta a Palladino, passando per Gilardino, Juric e Gasperini. Un pokerissimo che reso il dirigente il principale artefice della fabbrica di allenatori Made in Genoa.
Tra i suoi allievi c’è Thiago Motta in rampa di lancio...
«Un predestinato. Thiago ha fatto la prima esperienza tra i professionisti con me al Genoa nel 2019. Uno con un carisma e una personalità del genere era scritto che diventasse un grande allenatore, mai avuto dubbi. Ancor più convinto era Preziosi, che fece di tutto per portarlo dal Psg in rossoblù. Secondo lui aveva la stoffa del grandissimo tecnico. I fatti ci hanno dato ragione...».
Però lo esoneraste dopo pochi mesi. Come mai?
«Vero, ma lo facemmo a malincuore e convinti fosse davvero bravo. Purtroppo l’Italia è il posto nel mondo dove più di tutti siamo legati ai risultati. Contano solo quelli. Il Genoa attraversava un momento complicato e così cambiammo».
Si parla di Juve per Motta: è pronto per un top club?
«Thiago è un leader nato. Può allenare qualsiasi grande squadra senza problemi. Un difetto? Anche se nel privato è un ragazzo allegro, ha sempre la faccia imbronciata: qualche sorriso in più non guasterebbe. Per il resto non ha nulla da imparare».