Weah, l'analisi della stagione
Prima di addentrarci nell’analisi della stagione del figlio del grande George,occorre sottolineare che in assoluto il contribuo arrivato dagli esterni quest’anno è stato piuttosto deludente e deficitario: da Kostic a Iling il range di aiuto non si è mai discostato da apporti marginali o nulli. Il serbo, in particolare, deve aver patito rispetto all’anno scorso la presenza di Chiesa sulla corsia per via del vizio dell’attaccante di decentrarsi troppo invece che stare vicino a Vlahovic. Mentre al giovane inglese non ha fatto così bene essere stato utilizzato col contagocce: quando è entrato a partita in corso non ha quasi mai inciso mentre quando è stato schierato ultimamente titolare deve aver patito la desuetudine a vivere da protagonista e non in panchina le partite. Intanto con il Genoa, ed è atteso il bis con la Lazio sabato allo stadio Olimpico di Roma, è tornata un’altra freccia a disposizione di Allegri, ovvero De Sciglio, che ha completato la sua convalescenza dopo l’intervento al ginocchio per la lesione al crociato. Ma ritorniamo al caso Weah, che nella notte è stato impegnato nella finale della Nations League Concacaf con la maglia degli Stati Uniti contro il Messico.