Juve, il futuro di Huijsen
Timore rafforzato dal mancato inserimento di Hujisen nella lista Uefa per la seconda fase dell’Europa League: "Potevo fare solo tre cambi rispetto alla lista iniziale e ho scelto di avere due giocatori per ruolo - aveva spiegato De Rossi -. Hanno pagato Kristensen e Huijsen, ma per me sono importantissimi". E infatti in campionato ha impiegato Huijsen per 11 volte su 14, quattro da titolare, e una in Coppa Italia, titolare nel derby perso con la Lazio ai quarti di finale. Huijsen lo ha ripagato con grandi giocate e altrettanto grandi errori, come è normale per un diciannovenne di grande personalità e fiducia in se stesso alla prima stagione in Serie A. D’altra parte è per quello che la Juve aveva deciso di farlo maturare in prestito.
Tornerà? Dai radar delle grandi d’Europa non è mai uscito e le 14 partite in Serie A con squadre di prima fascia come Juve e Roma tra i 18 e i 19 anni lo hanno fatto rilevare da altri. La Roma vorrebbe rinnovare il prestito, il Borussia Dortmund lo punta con decisione seguito a ruota da Lipsia, Newcastle e non solo. La Juve aspetta, anche di scegliere chi sarà la guida tecnica: servono rinforzi Champions e va deciso se Huijsen può esserlo subito o no. Nel primo caso quella di stasera oltre che la sua prima partita contro la Juve sarà anche l’ultima, almeno per qualche anno. Nel secondo, a patto che arrivino offerte da almeno 30 milioni, potrebbe essere uno dei sacrificati per finanziare la prossima campagna acquisti: e di partite contro la Juve ne arriveranno presto altre. Ma Huijsen, almeno oggi, pensa solo a quella di stasera.