Pagina 2 | Allegri, la domanda sull’annuncio e l’ultimo regalo Juve: “È importante lasciare…”

"Mi permetta presidente di condividere con lei e con i nostri avversari una breve riflessione legata alla mia esperienza in questi anni da allenatore e all'insegnamento quotidiano ricevuto dai miei giocatori, la consapevolezza che nel processo di crescita di una squadra ci sono due elementi essenziali: la forza del gruppo e la voglia di raggiungere obiettivi condivisi anche davanti alle difficoltà". Sono le parole di Massimiliano Allegri, durante il suo intervento al Quirinale dove il presidente della Repubblica Mattarella ha ricevuto le due finaliste di Coppa Italia. "Come amo ripetere spesso ai nostri ragazzi che indossano la maglia della Juve, sono fondamentali la dedizione costante al raggiungimento degli obiettivi, il lavoro quotidiano fatto di tanto sacrificio, e la voglia di migliorare per dare tutto quello che abbiamo, ottenendo il massimo senza troppe parole e senza clamori, ma con molta concretezza". Da Allegri "l'auspicio che lo spirito di squadra che ci guiderà nella sfida di domani possa essere anche solo in minima parte fonte di ispirazione per tutti coloro che vedono nei valori dello sport uno stimolo a vivere giorno per giorno per migliorarsi".

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La conferenza stampa di Allegri

Poi, in conferenza stampa, Allegri ha dichiarato: "Come stiamo? Bene, speriamo domani sera meglio. Abbiamo raggiunto l'obiettivo Champions e ora c'è questa finale bella da giocare, contro una squadra che gioca molto bene e cui faccio i complimenti anche per la finale di Europa League. L'Atalanta ha ottime qualità tecniche e fisiche, dovremo controbatterle. Nelle finali hai il 50% di possibilità, dovremo portare l'episodio dalla nostra parte perché con loro le partite non finiscono mai. Come diceva Danilo domani potrebbe essere l'ultima finale e quindi va affrontata con questo spirito". Il tecnico della Juve ha aggiunto: "Il calcio è meraviglioso perché ti si può rovesciare tutto a favore o contro in un attimo: tutti danno l’Atalanta per favorita, noi dobbiamo essere bravi e pensare che dobbiamo dare in campo tutto quello che abbiamo. Con lucidità, serenità e concretezza".

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Allegri e i dubbi di formazione

Sulla formazione: "Senza Locatelli, devo capire se far giocare Nicolussi Caviglia o trovare una soluzione diversa. Stesso discorso sugli esterni: devo scegliere, anche considerando che la partita potrebbe allungarsi ai supplementari. L’Atalanta ha giocatori importanti, fisici e tecnici, ma noi non siamo da meno: vivono un momento di euforia ed entusiasmo, noi dobbiamo approcciare bene alla finale, che sono sfide diverse dalla altre. Le finali sono degli eventi: se vinci, sei meravigliosamente più bravo degli avversari, altrimenti devi ingoiare bocconi amari. Partecipare però a partite del genere non è cosa da tutti, se poi saremo bravi e avremo un pizzico di fortuna riusciremo a portarla a casa".

Allegri e la finale di Coppa Italia

Ancora sulla finale di Coppa Italia: "Dobbiamo avere la convinzione di portare a casa questa coppa. Questo trofeo ha un peso, un valore importante a prescindere: è la seconda finale di questi tre anni, dobbiamo cogliere questa possibilità. Ogni volta che i giocatori mi regalano la gioia di partecipare a una finale, queste sensazioni generano adrenalina, voglia e determinazione: abbiamo da perdere sia noi che l’Atalanta, quando si giocano le finali è sempre così". 

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Allegri e la domanda sull’annuncio a fine partita

Sull'Atalanta: "Il lavoro fatto dall’Atalanta in questi anni merita grandi complimenti, soprattutto perché sono andati in crescendo grazie al lavoro della società, di Gasperini e dei giocatori. L’Atalanta è diventata una società importante a livello italiano ed europeo".

"L'obiettivo principale l'abbiamo raggiunto, ovvero la qualificazione alla prossima Champions League - ha continuato Allegri ai microfono di Sport Mediaset - La Juve il prossimo anno giocherà di nuovo la Champions e di questo bisogna essere contenti. Quella di domani potrà essere una serata importante, questi ragazzi meritano questi trofei. La Juventus dal 2012 ha giocato venti finali, questa per me è la sesta di Coppa Italia e speriamo di vincerla. Ma già venire a Roma a maggio e partecipare a questo evento è un obiettivo importante, poi se le finali si vincono è sempre più bello perché poi i trofei restano in bacheca. Ma allo stesso tempo arrivarci non è semplice, è già un bell’obiettivo. Un mio annuncio dopo la partita di domani? No, assolutamente no. Domani dobbiamo giocare al meglio la partita, farla per bene è la cosa più importante. Se sarebbe bello lasciare la Juve con un trofeo? Era importante lasciare eventualmente, eventualmente, alla società un bel tesoretto…”.

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Allegri e i dubbi di formazione

Sulla formazione: "Senza Locatelli, devo capire se far giocare Nicolussi Caviglia o trovare una soluzione diversa. Stesso discorso sugli esterni: devo scegliere, anche considerando che la partita potrebbe allungarsi ai supplementari. L’Atalanta ha giocatori importanti, fisici e tecnici, ma noi non siamo da meno: vivono un momento di euforia ed entusiasmo, noi dobbiamo approcciare bene alla finale, che sono sfide diverse dalla altre. Le finali sono degli eventi: se vinci, sei meravigliosamente più bravo degli avversari, altrimenti devi ingoiare bocconi amari. Partecipare però a partite del genere non è cosa da tutti, se poi saremo bravi e avremo un pizzico di fortuna riusciremo a portarla a casa".

Allegri e la finale di Coppa Italia

Ancora sulla finale di Coppa Italia: "Dobbiamo avere la convinzione di portare a casa questa coppa. Questo trofeo ha un peso, un valore importante a prescindere: è la seconda finale di questi tre anni, dobbiamo cogliere questa possibilità. Ogni volta che i giocatori mi regalano la gioia di partecipare a una finale, queste sensazioni generano adrenalina, voglia e determinazione: abbiamo da perdere sia noi che l’Atalanta, quando si giocano le finali è sempre così". 

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