Nicolussi Caviglia: tesoro Juve, cassa o contropartita. Il telefono squilla...

Il regista resterebbe volentieri in bianconero ma iniziano già i sondaggi di squadre importanti in Serie A e il club valuta il suo futuro

Un leader silenzioso. Hans Nicolussi Caviglia non è un tipo per nulla appariscente, eppure in campo - quando gioca - risulta essere tremendamente efficace. Una presenza che si fa sentire. Il regista classe 2000 alle luci dei riflettori però preferisce il duro lavoro lontano dalle prime pagine. Mai una polemica o mezza parola fuori posto, quando non è sceso in campo ed è rimasto a lungo ai margini dell’undici titolare. In tanti avrebbero psicologicamente mollato e si sarebbero scoraggiati; mentre Hans ha tirato dritto allenandosi sempre al massimo. Aspettando un’altra occasione. Anche perché quelle di dicembre contro Inter e Monza (con tanto di assist vincente per il momentaneo 1-0 di Rabiot) le aveva sapute sfruttare bene. E invece negli ultimi mesi Nicolussi era scivolato all’ultimo posto delle gerarchie nella mediana juventina. Basti pensare che prima della finale di Coppa Italia Hans non scendeva in campo da titolare da oltre 5 mesi. L’ultima volta dal primo minuto era stata il 7 gennaio all’Arechi di Salerno in una gara speciale per il numero 41 juventino, visto che nella stagione precedente aveva militato nelle fila granata. L’ultima apparizione a inizio marzo - fatalità del destino - proprio contro quell’Atalanta ritrovata poi 55 giorni dopo all’Olimpico. In mezzo solo panchine e zero minuti collezionati tra Serie A e Coppa Italia, nonostante da qualche settimana fosse nota la squalifica per l’ultimo atto di Manuel Locatelli.

Allegri forse si era dimenticato di Nicolussi Caviglia, ripescato last minute visto che fino alla vigilia in molti davano Miretti titolare. Chance invece toccata al talento valdostano, che ha risposto presente alla grande sfoderando una restazione di grande personalità e utilità per la squadra. Hans ama la giocata semplice ed efficace, quella più preziosa per i compagni senza eccedere in virtuosismi o personalismi. Un atteggiamento molto apprezzato dalla dirigenza bianconera, che nei prossimi mesi dovrà decidere il suo futuro. Nicolussi nelle scorse settimane, infatti, ha cambiato procuratore, affidandosi ad Alessandro Lucci. Il telefono dell’agente romano ha già iniziato a squillare. Bologna e Como hanno chiesto informazioni per il metronomo aostano, che la Juve dinanzi a un’offerta interessante potrebbe anche decidere di sacrificare per fare cassa (sarebbe una plusvalenza totale) o come contropartita per arrivare a uno dei grandi obiettivi della campagna acquisti estiva. 

 

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