Allegri ha risposto alla Juve: cosa succede ora

Il tecnico ha replicato con una sua lettera a quella con cui il club evidenziava i suoi comportamenti scorretti: la prossima mossa spetta alla società

Allegri ha risposto. Entro i cinque giorni previsti, dopo aver ricevuto la lettera, con cui la Juventus lo accusava di tutti i comportamenti scorretti durante e dopo la finale di Coppa Italia, l'ormai ex allenatore bianconero ha replicato agli addebiti. La sua ricostruzione dei fatti nega quella della Juventus e ridimensiona molti dei fatti accaduti, senza quindi riconoscersi colpevole di quei comportamenti che potrebbero portare al cosiddetto licenziamento per giusta causa. Quindi, cosa succede ora?

Le giustificazioni di Allegri

La palla passa alla Juventus che, dopo aver valutato le giustificazioni e le ricostruzioni di Allegri, deve decidere quale soluzione adottare. Nella possibilità ci sono varie sfumature e si va dal richiamo al licenziamento. È molto probabile che il club bianconero adotti proprio questo, comunicando al tecnico la decisione di licenziarlo per giusta causa, interrompendo così il contratto che legherebbe Allegri alla Juventus fino al 30 giugno 2025. Un contratto dal valore lordo di circa quattordici milioni. E dopo?

La Juve ritroverà Allegri in tribunale?

Ovviamente Allegri non accetterà il licenziamento senza opporsi per vie legali e nascerà quindi una vertenza presso il tribunale del lavoro, perché - mentre per i calciatori esiste un organi interno allo sport che si chiama Collegio di Garanzia - per gli allenatori si procede per vie di giustizia ordinaria. Juventus e Allegri si troveranno dunque in tribunale a dimostrare le reciproche accuse? Non è detto. Anzi, c'è chi è abbastanza convinto che alla fine le parti, e soprattutto i loro legali, troveranno una mediazione economica.

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