Juve, alle spalle la stagione: si chiude il sipario

Allo Stadium una vittoria con la Champions già assicurata per una squadra in attesa di Thiago Motta

TORINO- La Juve si mette alle spalle una stagione in bianconero sotto tanti punti di vista e lo fa con un acuto che fa bene al morale più che alla classifica visto che la qualificazione Champions era già stata assicurata dalla gestione Allegri. In attesa di Thiago Motta, la seconda volta di Montero è più bella della prima, comunque emozionante con il recupero da 0-3 a 3-3. L’uruguagio serve una vittoria che in campionato mancava da 48 giorni piegando un Monza già in vacanza con la mente e con una panchina, anche in questo caso, da sistemare per la prossima stagione visto che Palladino è dato in partenza. Montero per provare a chiudere al terzo posto sceglie il tridente con Chiesa-Milik-Yildiz con un centrocampo a 4 dove il play è Fagioli affiancato da un Alcaraz volonteroso ma arruffone e sugli esterni Weah e Iling. Dietro spazio a Danilo, Rugani e Alex Sandro, alla sua 327ª in bianconero, appaiando Nedved come straniero con più partite nella Juve.

I brianzoli puntano sulla verve dei due trequartisti Colpani e Carboni a supporto di Mota ed è sopratutto l’italiano a mettersi in mostra sotto gli occhi di Giuntoli. Un brivido al 10’ quando una punizione velenosa di Colpani spizzata da D‘Ambrosio viene deviata da Perin di istinto e poi doppio tiro rimpallato dalla retroguardia bianconera. Poi, con gradualità ma in maniera costante, la squadra di Montero sale in cattedra: al 17’ Fagioli riceve palla e punta l’area, cinque metri prima del limite arma il destro e il pallone va a sbattere sulla traversa. Quindi un contropiede di Chiesa lanciato da Yildiz fa infiammare lo Stadium che esplode al 26’ quando Chiesa entra di potenza in area e di sinistro brucia Sorrentino per il vantaggio. Non passano 120 secondi che il raddoppio lo firma Alex Sandro, abile a bruciare tutti sul primo palo trasformando di testa così in oro l’angolo di Fagioli.

Alex Sandro, lacrime di commozione

Al 6’ della ripresa Pinsoglio, subentrato a Perin, ricorda che non è solo una mascotte e sfodera una paratona sulla linea su bomba di Birindelli. Due minuti dopo Chiesa scheggia l’incrocio dei pali con un tiro a giro sul secondo montante da fuori area. Al 15’ Chiesa si fa respingere da Sorrentino il tiro a tu per tu dopo la scucchiaiata magistrale di Fagioli che lo mette a un passo dalla doppietta.

Tocca poi proprio al turco vedersi strozzare l’urlo del gol in gola quando la sua sgroppata in contropiede finisce con una botta respinta dal portiere. Poi, al 72’, finisce la carriera di Alex Sandro nella Juventus dopo 9 stagioni e inizia quella di Djalò, al debutto in bianconero (subito una incursione palla al piede sulla sinistra da urlo). Per il brasiliano, lacrime di commozione all’uscita accompagnata dagli applausi di tutto lo Stadium. Si chiude il sipario con la Vecchia Signora davanti al Bologna, al terzo posto ma con l’Atalanta che ha ancora due gare da giocare.

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