Douglas Luiz e Adzic, slot già pieni: cosa cambia per la Juve

Poi c’è anche il capitolo Rabiot: il club potrà beneficiare del Decreto Crescita anche dopo il 1° luglio

TORINO - La creatività, nelle scelte come nelle formule, è uno dei tratti distintivi del mercato di Cristiano Giuntoli. L’operazione con cui ha portato Kvaratskhelia in Italia dalla Dinamo Batumi echeggia ancora nella mente di tutti, il puzzle costruito con l’Aston Villa per arrivare a Douglas Luiz è storia di questi giorni. L’affare non è ancora blindato, ma in fase di chiusura, anche per le esigenze del club inglese che entro fine mese ha necessità di rientrare nel perimetro imposto dal fair play finanziario della Premier League per evitare penalizzazioni. E proprio questo movimento in entrata avrà delle conseguenze sui margini di manovra successi del direttore tecnico bianconero.

Ingaggio giocatori extracomunitari: la normativa

Il passaporto brasiliano di Douglas Luiz, infatti, imporrà alla Juventus l’utilizzo di uno dei due slot stagionali a disposizione per ingaggiare giocatori extracomunitari. La norma è cambiata nelle scorse settimane, in occasione di un Consiglio Federale, in senso più elastico, aprendo alla disponibilità dei posti anche senza il precedente vincolo di sostituzione di un extracomunitario già presente in rosa. Ma il numero di slot non è mutato: due erano e due sono rimasti.

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L'accordo con Adzic

E, oltre al centrocampista dei Villains, la Juventus ha già trovato l’accordo anche con Vasilije Adzic, classe 2006, baby talento del calcio montenegrino. Il cui arrivo impedirà a Giuntoli, appunto, di attingere ad altri calciatori dal bacino extra Unione Europea. Con due eccezioni, naturalmente. Il club bianconero potrà tesserare extracomunitari che dispongano di doppio passaporto, a patto che il secondo Paese d’appartenenza rientri tra i consociati dell’organismo nato a Maastricht. E, allo stesso modo, potrà ingaggiare extracomunitari che già militino nel campionato italiano. Gli intrecci tra politica e pallone, in realtà, garantiscono alla Juventus una possibilità in più, per nulla remota, tra l’altro. Ovvero l’opportunità di prelevare altri due calciatori extra Ue, se uno di nazionalità inglese e uno battente bandiera albanese.

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L'idea Sancho

Giusto per calare l’astratto nel concreto: dopo aver messo a segno i colpi Adzic e Douglas Luiz, i bianconeri potrebbero comunque pensare all’esterno Jadon Sancho, dal Manchester United, sul cui passaporto è segnata l’Inghilterra quale Nazione d’origine. E pure alla punta Armando Broja, dal Chelsea, munito di doppio passaporto proprio anglo-albanese. Nel caso dell’altro giocatore delle Aquile sul taccuino degli uomini di mercato bianconeri, il terzino Mario Mitaj, classe 2003, della Lokomotiv Mosca, il problema invece non si pone nemmeno, in virtù della seconda nazionalità greca.

Rabiot e il Decreto Crescita

A proposito di tecnicismi: il club, a prescindere dalle tempistiche dell’eventuale sì del transalpino alla proposta di rinnovo, potrà ancora beneficiare del Decreto Crescita per quanto concerne la fiscalità legata al contratto di Adrien Rabiot. Anche se il prolungamento dovesse arrivare oltre il 1° luglio e, dunque, dopo la scadenza dell’accordo in essere, infatti, l’agevolazione risulterebbe valida in virtù della continuità di prestazione lavorativa tra l’ultima stagione e la prossima.

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TORINO - La creatività, nelle scelte come nelle formule, è uno dei tratti distintivi del mercato di Cristiano Giuntoli. L’operazione con cui ha portato Kvaratskhelia in Italia dalla Dinamo Batumi echeggia ancora nella mente di tutti, il puzzle costruito con l’Aston Villa per arrivare a Douglas Luiz è storia di questi giorni. L’affare non è ancora blindato, ma in fase di chiusura, anche per le esigenze del club inglese che entro fine mese ha necessità di rientrare nel perimetro imposto dal fair play finanziario della Premier League per evitare penalizzazioni. E proprio questo movimento in entrata avrà delle conseguenze sui margini di manovra successi del direttore tecnico bianconero.

Ingaggio giocatori extracomunitari: la normativa

Il passaporto brasiliano di Douglas Luiz, infatti, imporrà alla Juventus l’utilizzo di uno dei due slot stagionali a disposizione per ingaggiare giocatori extracomunitari. La norma è cambiata nelle scorse settimane, in occasione di un Consiglio Federale, in senso più elastico, aprendo alla disponibilità dei posti anche senza il precedente vincolo di sostituzione di un extracomunitario già presente in rosa. Ma il numero di slot non è mutato: due erano e due sono rimasti.

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