Carnevali spiega: "Berardi-Juve, è andata così. Marotta il mio maestro"

Il dirigente neroverde si racconta in una lunga intervista: dalla Serie B alle sirene di calciomercato
Carnevali spiega: "Berardi-Juve, è andata così. Marotta il mio maestro"© Getty Images

Sassuolo tra passato, presente e futuro. Soprattuto la B. Nelle idee della dirigenza neroverde c'è un unico obiettivo: risalire la china, archiviare il campionato cadetto e tornare in Serie A. Al momento, il ruolino di marcia dei ragazzi allenati da Fabio Grosso rispecchia a pieno queste aspettative, ma la Serie B è lunga e sa essere molto insidiosa. Di questo e tanto altro ha parlato Giovanni Carnevali, amministratore delegato degli emiliani, a 'La Politica nel Pallone' di Emilio Mancuso in onda su Radio Rai Gr Parlamento. Non è mancato anche un passaggio tra i promessi sposi, ma puntualmente mancati, Juventus e Berardi.

Sassuolo, Carnevali tra Serie B e Fabio Grosso

Dopo numerosi anni in Serie A, il Sassuolo è tornato nel campionato cadetto. A guidarlo c'è Fabio Grosso, che sta facendo un ottimo lavoro. Parola di Carnevali: "Penso che sia l'acquisto più importante, fondamentale. È stata la nostra prima e unica scelta. Abbiamo subito definito gli accordi nel momento in cui siamo retrocessi nella passata stagione per ripartire subito. Sposa la filosofia del Sassuolo che il club ha portato avanti in tutti questi anni: ha grandi qualità sotto l'aspetto umano e calcistico, credo sia stata la pedina fondamentale per questa ripartenza".

E aggiunge: "Abbiamo fatto 11 anni consecutivi di Serie A e credo sia qualcosa di straordinario, speciale. Una società che è cresciuta tanto grazie alla nostra proprietà, la famiglia Squinzi, una proprietà italiana, forte, che ci ha dato la possibilità di lavorare in un certo modo con l'acquisizione dello stadio, un centro sportivo all'avanguardia, un settore giovanile che è campione d'Italia con la Primavera, abbiamo vinto la Supercoppa e anche quest'anno siamo nelle primissime posizione in classifica, un settore giovanile che ci porta risultati perché poi tanti ragazzi approdano in prima squadra. Il responsabile del settore giovanile Palmieri ora è il direttore sportivo, per cui c'è un'aria nuova per provare a riportare il Sassuolo in Serie A con questa voglia, questi obiettivi a lungo termine, cercando di fare sempre meglio".

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Carnevali su Marotta presidente: "Riconoscimento al lavoro"

Giovanni Carnevali è uno dei dirigenti sportivi più importanti del panorama calcistico italiano. Con lui Beppe Marotta, oggi presidente dell'Inter, per il quale spende parole al miele: "Credo di aver iniziato a collaborare con lui circa 39 anni fa. Lui era già un direttore sportivo affermato, era nel calcio Monza in Serie B, mi ha visto crescere ed è giusto che io riconosca in lui il mio maestro e adesso vedere lui presidente di una squadra come l'Inter è la felicità ma questo è il riconoscimento al lavoro che fa perché credo sia da considerare il miglior dirigente se non il migliore assoluto per cui è la cosa più giusta che ci potesse essere".

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Sassuolo, Carnevali: "Berardi vicino alla Juve, poi..."

Primo posto in solitaria per il Sassuolo in Serie B, con una prima parte di stagione con il piede sull'acceleratore. Un contributo importante è arrivato anche dai piedi di Domenico Berardi, tornato in campo dopo il lungo e doloroso infortunio. Gol e assist per il calciatore che più e più volte è stato in procinto di lasciare i neroverdi, salvo poi restare. Carnevali racconta gli ultimi mesi affrontati dal ragazzo, svelando uno dei tanti retroscena di calciomercato:

"Oggi la cosa più importante per noi e per il ragazzo (Berardi, ndr) è che sia ritornato a giocare visto l'infortunio e che soprattutto stia ritornando a grandi livelli, per cui il Berardi campione, quello che conosciamo, e per cui vista la sua grande professionalità, perché il ragazzo è un esempio di professionalità, si è messo a disposizione in un campionato che non fa parte della sua categoria, si è messo a disposizione e ci sta dando una mano a portare avanti quello che è il progetto di questa società che lui conosce benissimo, ovvero contribuire a ottenere una promozione ma anche a far crescere tanti giovani. Abbiamo una squadra con tanti ragazzi, siamo una delle squadre più giovani del campionato, e lui dà il suo contributo. Quello che succederà lo andremo a vedere insieme. Ad oggi non c'è nessuna richiesta. A oggi, lui per primo, siamo concentrati sul Sassuolo. Poi faremo le valutazioni, come abbiamo sempre fatto in questi anni, ci siederemo a tavola con le società che lo chiederanno perché con il ragazzo c'è qualcosa di speciale, di diverso, siamo sempre in sintonia sotto tutti gli aspetti".

E aggiunge: "Ci sono stati più momenti, momenti in cui ci poteva essere forse la società perché magari la società era anche disposta a fare una cessione e poi per diversi motivi non si è conclusa. Di richieste ne abbiamo avute diverse, penso alla Juventus, l'Atalanta, diverse squadre nel corso degli anni, poi per un motivo o per un altro, in primis la nostra volontà e poi quella del giocatore, e poi magari non ci sono state quelle offerte economiche che non ci hanno fatto trovare una soluzione".

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Sassuolo tra passato, presente e futuro. Soprattuto la B. Nelle idee della dirigenza neroverde c'è un unico obiettivo: risalire la china, archiviare il campionato cadetto e tornare in Serie A. Al momento, il ruolino di marcia dei ragazzi allenati da Fabio Grosso rispecchia a pieno queste aspettative, ma la Serie B è lunga e sa essere molto insidiosa. Di questo e tanto altro ha parlato Giovanni Carnevali, amministratore delegato degli emiliani, a 'La Politica nel Pallone' di Emilio Mancuso in onda su Radio Rai Gr Parlamento. Non è mancato anche un passaggio tra i promessi sposi, ma puntualmente mancati, Juventus e Berardi.

Sassuolo, Carnevali tra Serie B e Fabio Grosso

Dopo numerosi anni in Serie A, il Sassuolo è tornato nel campionato cadetto. A guidarlo c'è Fabio Grosso, che sta facendo un ottimo lavoro. Parola di Carnevali: "Penso che sia l'acquisto più importante, fondamentale. È stata la nostra prima e unica scelta. Abbiamo subito definito gli accordi nel momento in cui siamo retrocessi nella passata stagione per ripartire subito. Sposa la filosofia del Sassuolo che il club ha portato avanti in tutti questi anni: ha grandi qualità sotto l'aspetto umano e calcistico, credo sia stata la pedina fondamentale per questa ripartenza".

E aggiunge: "Abbiamo fatto 11 anni consecutivi di Serie A e credo sia qualcosa di straordinario, speciale. Una società che è cresciuta tanto grazie alla nostra proprietà, la famiglia Squinzi, una proprietà italiana, forte, che ci ha dato la possibilità di lavorare in un certo modo con l'acquisizione dello stadio, un centro sportivo all'avanguardia, un settore giovanile che è campione d'Italia con la Primavera, abbiamo vinto la Supercoppa e anche quest'anno siamo nelle primissime posizione in classifica, un settore giovanile che ci porta risultati perché poi tanti ragazzi approdano in prima squadra. Il responsabile del settore giovanile Palmieri ora è il direttore sportivo, per cui c'è un'aria nuova per provare a riportare il Sassuolo in Serie A con questa voglia, questi obiettivi a lungo termine, cercando di fare sempre meglio".

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