
TORINO - Fa tutto la Juve. Tranne che vincere. Segna due gol, ne regala uno nel finale alla Fiorentina che consente ai viola di strappare il 2-2 e si mangia le mani per l’ennesima sfida che avrebbe dovuto partorire tre punti e invece eccone solo uno. Undicesimo pareggio della stagione su 18 partite. Per cui il quarto posto della Lazio resta a tre lunghezze ma sopratutto si aprono interrogativi sulla capacità di questa giovane squadra di essere cattiva quando è ora di trasformarsi in squalo. Troppo tenera, pare più un delfino gioioso, incapace di azzannare quando l’avversario è in difficoltà.
La Juve di Thuram
Nel primo tempo è la Juventus a tenere il pallino del gioco come dimostreranno non tanto le percentuali del possesso palla quanto il numero delle occasioni da gol create, tre, rispetto all’unica dei viola. L’1-1 dei primi 45 minuti premia dunque il cinismo dei toscani che decidono di lasciar fare la partita ai bianconeri ai quali non par vero di poter impostare a piacimento senza subire un pressing degno del nome. E così al 5’ cross di Conceicao per la testa di Vlahovic che anticipa Comuzzo ma devia a lato del palo. Poi la rete dei torinesi di Thuram al 20’. Quando viene servito sulla trequarti da una sponda intelligente di Locatelli, il francese innesca una percussione da Tir senza freni e dopo essere entrato in area insacca di destro a fil di palo e d’erba. Vantaggio meritato ma la Juve ha il torto di mollare sotto il punto di vista della concentrazione.
Kean pareggia e non esulta
E così al 38’ viene punita: la Juve permette alla Fiorentina di battere una punizione innocua sulla trequarti toscana che consente di dare il la a un’azione dove la corsia destra della Juve è vuota, si inserisce l’ottimo Adli che pennella per la testa di Kean: Kalulu salta a vuoto e Moise inzucca chiedendo scusa alla curva Sud che ricambia l’attenzione con un applauso corale. Due minuti dopo è la Juve a mangiarsi le mani: Koopmeiners scodella una punizione per Vlahovic che controlla e di sinistro spara una bomba sul primo palo di De Gea, il portiere con un istinto da supereroe allarga il braccio destro e miracolosamente devia in angolo. Prima dell’intervallo ancora un tiro di controbalzo di Locatelli che passa a lato dell’incrocio di un soffio. Nella ripresa stesso spartito e subito il 2-1. Al 3’ imbucata di Koopmeiners per Thuram che grazie anche a un tocco di Cataldi in scivolata si trova sul destro un cioccolatino in piena area che scarta goduriosamente mettendo la palla sul palo lontano. All’ora di gioco tiro di Kean e parata di Di Gregorio.
Motta, cambi e sbagli
Dentro Cambiaso per McKennie e Yildiz per Mbangula. Al 74’ parata di De Gea su testa di Gatti dopo il corner di Koop. Girandola di cambi da una parte e dall’altra. E il patatrac arriva all’84’ quando Cambiaso scivola palla al piede al limite della propria area e innesca l’azione della Fiorentina, fortunata dopo un paio di rimpalli a trovare il 2-2 con un sinistro al volo di Sottil. Nel finale è Conceicao a far urlare al gol dopo essere stato imbeccato magistralmente da Douglas Luiz ma De Gea si oppone. Il 2024 finisce con l'amaro in bocca.