Motta si aggrappa a Nico Gonzalez: con lui in campo è un'altra Juve

L'argentino è la chiave per questo mese di fuoco, a partire dal derby. E può cambiare anche il rendimento di Vlahovic

TORINO - Per la Juventus Nico Gonzalez sarebbe disposto a giocare anche in porta - così aveva detto - ma per fortuna dei bianconeri Thiago Motta ha ancora valide alternative tra i pali. Semmai il campione argentino è diventato un vero jolly in attacco, adatto a tutti i ruoli a seconda dell’emergenza a cui il tecnico italo-brasiliano deve far fronte: non soltanto esterno destro nel tridente alle spalle di Dusan Vlahovic, posizione in cui si è messo in luce con la Fiorentina, ma pure trequartista alle spalle del serbo e, all’occorrenza, centravanti al posto di DV9, come ai tempi dello Stoccarda, quando agiva da punta centrale, e come è accaduto negli ultimi venti minuti della semifinale di Supercoppa contro il Milan.

Nico Gonzalez tra infortuni e voglia di gol

Il rimpianto è quello di aver visto poco in campo Nico Gonzalez, frenato dall’infortunio patito a Lipsia, a inizio ottobre in Champions. Sembrava una lesione di basso grado smaltibile in poco tempo, invece l’argentino è rimasto fuori oltre due mesi perché ogni qualvolta aumentava i carichi di lavoro sentiva ancora dolore. E al rientro, a metà dicembre, il suo inserimento è stato graduale, proprio per evitare ricadute che lo avrebbero nuovamente messo fuori gioco. Ciononostante si è messo subito in evidenza con il gol-vittoria contro il Monza, partendo titolare sulla trequarti dietro a Vlahovic e sulla stessa linea di Yildiz e Conceiçao, il primo gol in campionato dopo quello segnato in Champions al Psv il 17 settembre, e con la rete al Cagliari in Coppa Italia. Nonostante il suo minutaggio con la maglia bianconera sia di appena 432’ distribuiti in 11 presenze, Nico Gonzalez ha segnato tre reti e fornito due assist. Ovvero ha dato il suo contributo nella fase realizzativa della Juventus ogni 86,4 minuti in campo, in media uno a partita.

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L'investimento Juve

Le aspettative per un giocatore su cui la Juventus ha investito 33 milioni più bonus (tra prestito e obbligo di riscatto) erano sicuramente superiori da parte di società e tecnico, ma i numeri confermano quanto l’argentino, quando gioca, sia incisivo e decisivo, oltre alla personalità che sfodera, la quantità di palloni che tocca, la fame che mette e trasmette in campo e quell’ossessione per la vittoria che sembra quasi perduta in casa bianconera.

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Il ritorno ad esterno di attacco

Adesso a Nico Gonzalez manca soltanto la continuità per raggiungere il top della forma e dare così un maggiore contributo alla squadra. Ed è il suo obiettivo per l’anno nuovo: se a Riad è subentrato dalla panchina, a cominciare dal derby che da oggi, con la ripresa degli allenamenti alla Continassa, la Juventus inizierà a preparare, l’argentino spera di avere una chance per una maglia da titolare. Visto l’infortunio muscolare di Francisco Conceiçao, che oggi sarà sottoposto a ulteriori accertamenti ma resta in forte dubbio per sabato, Nico potrebbe tornare al suo ruolo di esterno destro d’attacco: le occasioni, con un calendario fitto e impegnativo tra campionato e Champions, non mancheranno. E a Gonzalez non interessa neppure in quale posizione verrà schierato, lui si trova bene ovunque. A destra e a sinistra, da trequartista o da punta centrale, l’importante è scendere in campo. Se necessario, si candida anche per la porta.

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TORINO - Per la Juventus Nico Gonzalez sarebbe disposto a giocare anche in porta - così aveva detto - ma per fortuna dei bianconeri Thiago Motta ha ancora valide alternative tra i pali. Semmai il campione argentino è diventato un vero jolly in attacco, adatto a tutti i ruoli a seconda dell’emergenza a cui il tecnico italo-brasiliano deve far fronte: non soltanto esterno destro nel tridente alle spalle di Dusan Vlahovic, posizione in cui si è messo in luce con la Fiorentina, ma pure trequartista alle spalle del serbo e, all’occorrenza, centravanti al posto di DV9, come ai tempi dello Stoccarda, quando agiva da punta centrale, e come è accaduto negli ultimi venti minuti della semifinale di Supercoppa contro il Milan.

Nico Gonzalez tra infortuni e voglia di gol

Il rimpianto è quello di aver visto poco in campo Nico Gonzalez, frenato dall’infortunio patito a Lipsia, a inizio ottobre in Champions. Sembrava una lesione di basso grado smaltibile in poco tempo, invece l’argentino è rimasto fuori oltre due mesi perché ogni qualvolta aumentava i carichi di lavoro sentiva ancora dolore. E al rientro, a metà dicembre, il suo inserimento è stato graduale, proprio per evitare ricadute che lo avrebbero nuovamente messo fuori gioco. Ciononostante si è messo subito in evidenza con il gol-vittoria contro il Monza, partendo titolare sulla trequarti dietro a Vlahovic e sulla stessa linea di Yildiz e Conceiçao, il primo gol in campionato dopo quello segnato in Champions al Psv il 17 settembre, e con la rete al Cagliari in Coppa Italia. Nonostante il suo minutaggio con la maglia bianconera sia di appena 432’ distribuiti in 11 presenze, Nico Gonzalez ha segnato tre reti e fornito due assist. Ovvero ha dato il suo contributo nella fase realizzativa della Juventus ogni 86,4 minuti in campo, in media uno a partita.

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