TORINO - Kalulu chiama Danso. No, niente telefonate: quelle sono state provvidenziali per portare in bianconero Veiga, semmai, grazie all’insistenza del connazionale Conceiçao. Questa volta a invocare un nuovo innesto è stato, al limite, l’infortunio patito dal francese nelle battute iniziali della sfida al Benfica. Il reparto arretrato della Juventus, già ai minimi termini, dovrà fare a meno dell’ex Milan per un mesetto, giorno più o giorno meno. Uno scenario che ha indotto Giuntoli ad accelerare per portare alla Continassa un secondo rinforzo al centro della difesa. E il nome, salvo repentini colpi di scena, sarà appunto quello di Kevin Danso.
Danso ad un passo
Non si tratta di un profilo nuovo, in realtà. Nuova, semmai, è stata l’apertura fatta registrare ieri dal Lens, club che ne detiene il cartellino, a una formula che non preveda l’acquisto del giocatore a titolo definitivo. L’austriaco, infatti, è a un passo a divenire il quarto innesto invernale del dt Giuntoli in virtù di un prestito oneroso, per una cifra vicina ai 2,5 milioni di euro più bonus. In via di definizione, poi, gli ulteriori dettagli, come l’inserimento di un diritto di riscatto in favore dei bianconeri. Ma, di certo, come da richieste della stessa Juventus, non ci sarà un obbligo. Il via libera è nell’aria, ma non è ancora arrivato in termini definitivi. Per questo, a Torino, si sono comunque cautelati, tenendo vivi in parallelo altri discorsi. Quello meglio indirizzato, nel caso, porta all’empolese Goglichidze: i suoi 20 anni indurrebbero i bianconeri a ragionare su un’acquisizione a titolo definitivo, ma si tratta comunque di un “piano B” rispetto a quello che conduce a Danso, possente centrale destro ormai sul rettilineo finale con vista sulla Mole Antonelliana, con buona pace di Rennes e Wolverhampton, che stavano lavorando ai fianchi l’entourage del giocatore, più attratto però dal progetto bianconero.